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Misteriosa “Piattaforma Logistica”

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schema-piattaforma-logisticaNelle intercettazioni contenute nella Ordinanza del GIP di Santa Maria Capua Vetere, relative alla turbativa della gara per la strada a Matera, (vedi articolo del 21 gennaio ) l’ing. Carlo Camilleri annuncia al fidato collaboratore che pretenderà dal Sindaco di Benevento gli incarichi per la Piattaforma Logistica perché là ci stanno tutti i jolly”

La idea-progetta fu presentato al Comune di Benevento dai Consorzi Etruria e Toscano Costruzioni della Legacoop che intendono realizzare, su un’area di 420 ettari nelle contrade Olivola e Roseto, capannoni ed infrastrutture per lo stoccaggio delle merci, anche per i depositi di IKEA. L’intervento privato previsto ammonta ad 1 miliardo di euro, ai quali si aggiungerebbero altri 200 milioni di finanziamenti pubblici.

Dopo 7 mesi di annunci e conferenze, lo Studio di fattibilità non è ancora pronto, i proprietari dei terreni da espropriare sono sempre più preoccupati, nei comitati delle famiglie che abitano in zona c’è tensione e il Codacons esprime forti perplessità: quali sono gli interessi dei due Consorzi che hanno proposto il progetto al Comune? Se a IKEA occorrono 50 ettari perchè espropriarne altri 370? C’è il rischio che tecnici ed imprenditori senza scrupoli facciano affari realizzando infrastrutture con fondi pubblici per un’area industriale che rimarrà deserta?

Leggete: I numeri della Piattaforma Logistica, La Conferenza Stampa, Il Protocollo di intesa, Prime proteste dei comitati, Gli impegni del sindaco.

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Il Mattino del 4 gennaio 2008

Piattaforma logistica, le proteste dei residenti

Agli abitanti delle contrade Olivola, Roseto, Pamparuottolo e San Vitale, che hanno costituito il “Comitato Terra Nostra nella Piattaforma Logistica”, coordinato da Giuseppe Petito e al “Comitato Piattaforma Logistica”, animato da Tony Intorcia, il sindaco, Fausto Pepe, aveva assicurato la formale convocazione, entro il 20 ottobre, alle riunioni del “tavolo tecnico” per la definizione del progetto complessivo di riassetto della zona e quindi anche per la individuazione delle particelle di terreno da espropriare. Quella convocazione, ad oltre due mesi dalla scadenza, non è ancora pervenuta e pertanto i due Comitati si preparano ad una prossima manifestazione di protesta. La Piattaforma Logistica costituisce il grande “cavallo di battaglia” del sindaco Fausto Pepe (e non solo) che in tutte le occasioni possibili, dalle riunioni del consiglio comunale alle conferenze per il Piano Strategico, dagli incontri preliminari per il PUC alle riunioni per la definizione delle Relazioni per il bilancio di previsione del 2008, fino alla conferenza stampa di fine anno, non manca di ricordare che l’amministrazione da lui guidata ripone gran parte delle sue speranze per lo sviluppo economico della città, su questo grande progetto. Di che si tratta? A maggio scorso, l’idea proposta al Comune, si era a fine 2006, dal Consorzio Etruria e dal Consorzio Toscano Costruzioni della Lega delle Cooperative, sembrava già ben definita: attrezzare un’area molto vasta, di 420 ettari, tra le contrade Olivola e Roseto, per la realizzazione di grandi capannoni e servizi connessi, destinati allo stoccaggio di 8 milioni di tonnellate di merci provenienti dalle grandi direttrici europee attraverso la superstrada da Benevento Caianello, da raddoppiare, e un prolungamento della nuova Ferrovia ad Alta Capacità Roma-Napoli-Bari. Un Nodo Logistico Strategico capace di occupare circa 2000 giovani a regime tra la logistica e le attività complementari), che il Comune pensa di creare grazie agli investimenti dei privati pari a circa un miliardo di euro. Una cifra considerevole che potrebbe giustificare i 200 milioni di finanziamenti pubblici sui quali il Comune punta per gli espropri dei terreni e delle case da abbattere e per la successiva realizzazione delle urbanizzazioni necessarie, cioè le strade, le fogne, centro raccolta dei rifiuti, depuratore, verde attrezzato. Sempre a maggio 2007, il sindaco e i presidenti dei due consorzi, alla presenza dell’on. Costantino Boffa, sponsor politico dell’operazione, e l’assessore regionale ai Trasporti, Ennio Cascetta, hanno firmato il Protocollo di Intesa con i due Consorzi che si sono impegnati anche a versare al Comune un milione di euro per lo Studio di Fattibilità. Tutti gli adempimenti a carico del Comune, soprattutto per la redazione dello Studio di Fattibilità e della Variante Urbanistica, sono coordinati da due uomini di fiducia del sindaco: Angelo Mancini, Dirigente dei Sistemi di Staff, e Vincenzo Carbone, consulente dell’Ufficio di Piano per la Redazione del PUC. Ma ad oggi, dopo diversi mesi di gestazione, tranne il rinnovato impegno di Ikea, che conferma l’interesse ad installare in zona un proprio stabilimento per lo stoccaggio delle merci destinate ai punti vendita del sud Italia e la lavorazione dei componenti necessari alla costruzione di case in legno, pare non vi siano altre novità. I Consorzi Etruria e Toscano Costruzioni, che nella zona di Contrada Olivola vorrebbero anche realizzare un grande Parco Residenziale con alcune centinaia di alloggi, albergo e ristorante, hanno già versato al Comune oltre 700 mila euro per lo Studio di Fattibilità della intera Piattaforma Logistica, ma i consulenti nominati da Mancini, scelti soprattutto nel gruppo del PRUSST, ancora non hanno terminato il lavoro. Intanto, sono sempre più spazientiti gli abitanti della zona che attendono da diversi mesi, con comprensibile preoccupazione, di sapere quali sono i terreni e le case destinate ad esproprio, quale sarà il futuro assetto della zona e come sarà possibile, per le famiglie che resteranno, convivere con capannoni, piazzali in cemento e il traffico generato dai mezzi di trasporto delle merci. È per tale motivo che gli abitanti delle suddette contrade stanno organizzando una manifestazione di protesta.

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Il Mattino del 7 gennaio 2008

«Non credo che i comitati nascano per fare inchini e riverenze».

È la conclusione del documento elaborato dalla signora Pina De Angelis e consegnato ai componenti del Comitato Piattaforma Logistica nell’ultima riunione. La localizzazione del sito di stoccaggio dell’Ikea (nella foto, l’area interessata dall’insediamento) sta agitando non poco gli abitanti dell’enorme area interessata: dopo la costituzione di un primo Comitato, previa scissione (lo ricorda la De Angelis nel suo lungo ed articolato documento), ne è sorto un secondo, che sta attraversando, però, giorni alquanto agitati. La De Angelis è stata sfiduciata quale componente del Coordinamento, mentre sarebbero in arrivo alcune dimissioni. Tutto verte sui rapporti da tenere con l’amministrazione comunale, al punto che diversi abitanti hanno preferito tenersi fuori dai comitati per esprimere le proprie opinioni. La De Angelis, comunque, che sarebbe stata sfiduciata su proposta del portavoce Intorcia, ma rileva che non era presente neppure la metà dei consiglieri, ha preannunciato di volersi rivolgere al Codacons per chiedere tutela. Intanto, il portavoce Intorcia esclude proteste: «L’attenzione dei residenti e dei cittadini che vivono quelle aree è molto alta, sopratutto da quando il Comune di Benevento ha annunciato la volontà di insediare in loco una struttura produttiva dall’enorme impatto occupazionale ma anche antropico – scrive testualmente Intorcia -. È normale che il livello di guardia facesse registrare un’impennata, proprio per questo, quasi come immediata risposta, dal basso ed in maniera spontanea, è nato il Comitato Piattaforma Logistica all’interno del quale trova rappresentare le legittime aspirazioni e preoccupazioni dei cittadini coinvolti». Il portavoce Intorcia ricorda di aver interloquito con l’amministrazione comunale: «Costante è stato il rapporto di comunicazione e lo scambio di idee, per segnalare in progress, particolari esigenze e singoli miglioramenti alle previsioni iniziali». Si fa sentire anche il Comitato Terra Nostra: «Fino a questo momento, grazie al costante rapporto di collaborazione con le istituzioni pubbliche, non abbiamo ragione di sollevare proteste o intralciare il progetto. È del tutto evidente che l’attenzione aumenterà con l’avanzamento dei lavori e che le procedure relative agli espropri saranno un momento cruciale per l’intera area e per i suoi cittadini».

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Il Mattino del 29/01/2008

«Nella Piattaforma non ci sarà soltanto l’Ikea»
GIANNI DE BLASIO

Il Comune di Benevento ha dato il via alle procedure espropriative dei terreni ricadenti nell’area della Piattaforma Logistica. A fare il punto sull’insediamento è il dirigente di staff del sindaco Angelo Mancini.

Lei ha inviato una lettera ai proprietari delle aree di Olivola e Roseto.

«Mi preme sottolineare che non abbiamo avviato alcuna procedura di esproprio ma, come concordato con i comitati, solo le comunicazioni necessarie alla procedura di immissione nei fondi, al fine di poter effettuare tutte le indagini utili alla definizione dello studio di fattibilità. Siamo in una fase di verifica della fattibilità dell’intervento e quindi lontani da una puntuale identificazione di tutte le aree, abitazioni comprese, che potranno essere interessate dall’intervento».

La Piattaforma dovrebbe occupare un’area di 420 ettari, per IKEA ne basta una parte. Quanta?

«L’originaria previsione della Piattaforma Logistica investe un’area di 420 ettari; alla luce degli studi finora svolti, si sta ridefinendo una nuova perimetrazione con un’articolazione per fasi di realizzazione successive dell’intervento. L’area destinata all’insediamento del manufatto dell’Ikea dovrebbe interessare una superficie di circa 50 ettari, di cui 20 saranno coperti. La parte restante dell’area è destinata ad altri operatori e ad altri servizi. Al momento, l’attività ipotizzata da Ikea è relativa allo stoccaggio delle merci, ma nell’ultima visita presso l’omologo stabilimento di Piacenza, abbiamo constatato che il deposito di Benevento servirà tutti i punti vendita del Meridione e del Mediterraneo, quelli esistenti, quelli di prossima apertura e quelli previsti per il futuro. Siamo a conoscenza che Ikea ha ufficializzato l’intenzione di insediarsi nel polo di Benevento, ma non siamo ancora alla fase in cui si formalizza ufficialmente».

Quali sono le altre Aziende che dovrebbero localizzarsi con investimenti privati per un 1 miliardo di euro? Si parla pure di Ipercoop, Eurospin.

«Sono tanti gli operatori che, anche attratti dalla presenza di Ikea, volgono la loro attenzione al nostro territorio per insediarsi nella Piattaforma; stiamo individuando caratteristiche degli operatori più congeniali ad una logica di sviluppo sostenibile del territorio. L’investimento degli altri privati non è ancora quantificabile». I finanziamenti pubblici previsti ammontano a 200 milioni di euro. «Stiamo attivando tutte le fonti possibili di finanziamento sia per gli interventi a carico degli enti pubblici che per le agevolazioni a cui possono avere accesso i privati prevedendo il ricorso a fondi strutturali; dal Paser alla cosiddetta “legge Cozzolino”, ai contratti di localizzazione; in ogni caso sarà di gran lunga prevalente l’investimento privato, in quanto agli enti pubblici compete il ruolo di supporto e coordinamento».

Quali infrastrutture sono previste nella zona interessata? Capannoni, uffici, alberghi, mense, parcheggi, strade, fogne, verde pubblico, parco urbano, parco residenziale, depuratore, centro raccolta rifiuti. Anche la Dogana?

«La domanda contiene già quasi tutta la risposta, ai quali va aggiunta la realizzazione di una centrale energetica poligenerativa per alimentare in maniera autosufficiente la Piattaforma».

I due Consorzi hanno pagato 700.000 euro per il Piano di Fattibilità, che doveva essere pronto per il 31 dicembre 2007, così non è stato. Chi ci sta lavorando?

«La consegna dello studio di fattibilità non è fissata al 31 dicembre, essa dipende dalla realizzazione di una serie di eventi previsti dal protocollo d’intesa e dalla convenzione. La consegna è prevista per i primi mesi del 2008, allo stato dei lavori riteniamo che entro fine febbraio potrebbe concludersi. Abbiamo costituito un gruppo di tecnici scelti tra giovani professionisti della città, con l’ausilio di alcuni docenti universitari, piuttosto che rivolgerci ad affermati studi professionali. Anche questo è un modo per creare ricadute positive sul territorio».

L’ultima finanziaria ha previsto il pagamento degli espropri a prezzo di mercato? A quanto ammontano le previsioni di spesa? Quante case dovrebbero essere abbattute?

«La realizzazione degli interventi avrà come primario obiettivo la salvaguardia del territorio, dei cittadini, degli immobili e delle aziende presenti nella zona. In ogni caso il percorso, così come avviato, sarà realizzato attraverso un confronto continuo con i cittadini, che potranno offrire il proprio contributo ed intervenire sulle decisioni da prendersi. E’ evidente che l’amministrazione perseguirà la linea di minimo impatto».

Non è ancora stata approvata la norma per annullare il vincolo di destinazione dell’area aereoporto. Questi ritardi potrebbero incidere sulla ricerca di Aziende?

«Non ritengo questo elemento indispensabile per la realizzazione dell’insediamento, perché l’area dell’aeroporto è soltanto 38 ettari, rispetto ai 400 originariamente previsti».

La Piattaforma Logistica presuppone il raddoppio della Benevento-Caianello, quando dovrebbe essere pronta? E quando la linea dell’Alta Capacità?

«La loro realizzazione dipende dal Governo, ma nel giro di qualche anno dovrebbero realizzarsi. Per la Telese-Caianello sono previsti 36 mesi dall’aggiudicazione che è in corso di effettuazione, dopo tanti anni di immobilismo».

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Il Mattino del 31/01/2008

Piattaforma logistica, dubbi del Codacons. Zeoli: «I consorzi Etruria e Toscano si occupano solo di edilizia e costruzioni e non di trasporto merci, che interesse hanno?»

GIANNI DE BLASIO

«Dallo scorso mese di maggio, l’amministrazione comunale, ogni qualvolta capita di dover rassicurare i cittadini sulle reali possibilità di sviluppo economico della città, immancabilmente fa riferimento al progetto di Piattaforma Logistica che dovrebbe sorgere tra le Contrade Olivola e Roseto». Così Maurizio Zeoli del Codacons, il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e consumatori, che ricostruisce la vicenda sin dalle sue battute iniziali, dalla presentazione dell’insediamento. Inizialmente, con apposite conferenze stampa, è stata presentata l’idea di due Consorzi della Lega delle Cooperative, Etruria e Toscano Costruzioni, accolta dal Comune di Benevento per l’esproprio di ben 420 ettari per realizzare i capannoni per lo stoccaggio delle merci e le relative infrastrutture, con un previsto intervento finanziario di privati per un miliardo di euro e finanziamenti pubblici pari a 200 milioni di euro. Ma da allora, rimarca il Codacons, nonostante la firma di un Protocollo di intesa tra Comune e Consorzi e l’annuncio di uno studio di fattibilità che doveva essere pronto alcuni mesi orsono, non è stato possibile capire più precisamente di cosa si tratti e pertanto sono aumentate le preoccupazioni dei residenti i quali non riescono a capire quali aree dovrebbero essere espropriate, quali case dovrebbero essere abbattute e come faranno le famiglie che continueranno ad abitare in zona a convivere con il traffico dei mille camion previsti per il trasporto delle merci e l’inquinamento prodotto dai sistemi di parziale trasformazione delle merci. «Proprio la scarsa disponibilità del Comune a fornire informazioni ufficiali ai cittadini – aggiunge il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e consumatori -, ha creato anche le tensioni tra i componenti dei Comitati e le inevitabili polemiche a seguito delle quali è stato chiesto l’intervento di questa associazione». «Ora, dopo diversi mesi duranti i quali sono pervenute solo informazioni frammentarie e contraddittorie, speravamo che le dichiarazioni rilasciate a Il Mattino, da parte del Responsabile del Procedimento, l’avv. Angelo Mancini, potessero servire a chiarire la situazione, ma purtroppo così non è stato». Il Dirigente dei Sistemi di Staff ha dichiarato che finora l’unica società che ha formalmente comunicato l’intenzione di collocare propri depositi nella Piattaforma Logistica, è Ikea, cosa risaputa, che però ha bisogno di soli 50 ettari. Nulla si sa di altri formali adesioni di altre società, ed allora non si capisce perché fin dall’inizio si è previsto di espropriare 420 ettari. E’ legittimo porsi serie domande circa l’effettività dell’investimento privato di un miliardo di euro. «Le notizie fornite da Mancini – dice il Codacons – ci inducono a temere che in queste condizioni si possano spendere 200 milioni di euro dello Stato o della Regione per avviare la urbanizzazione di una zona che poi diventerà l’ennesima area industriale abbandonata. E neppure si può pensare che gli operatori interessati ad allocarsi in zona saranno scelti dopo, perché è necessario valutare ora quali sistemi di stoccaggio delle merci è previsto, con quali eventuali lavorazioni e quali saranno i conseguenti livelli di inquinamento. Vi è da notare, infine, che i due Consorzi Etruria e Toscano Costruzioni, non si occupano di trasporto merci o attività commerciali, ma solo di edilizia e costruzioni. Ed allora qual è il loro interesse in questa operazione? Perchè il Comune non tratta direttamente con Ikea, Ipercoop ed altri operatori direttamente interessati allo stoccaggio delle merci? A tali domande sarebbe opportuno, nell’interesse della cittadinanza, fornire risposte chiare e tempestive».

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