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Manganelli a Benevento, la Prefettura potrebbe chiarire se e come funziona il costosissimo sistema di videosorveglianza.

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Comunicato stampa del 13 novembre 2012

Domani sarà a Benevento il capo della polizia, Antonio Manganelli per ricevere dal Comune capoluogo, uno degli Enti più indagati d’Italia, la cittadinanza onoraria e partecipare poi ad una manifestazione organizzata dal sindacato SIULP sul tema “I giovani, la Legalità e la Prossimità per un Futuro di Prosperità”.

Non è un buon momento per la polizia italiana e per Manganelli alle prese, dopo le condanne per lo scandalo della Diaz a Genova, con la lettera anonima inviata al Ministro degli Interni per denunciare presunti appalti illeciti per lavori e forniture di servizi, condotti dal prefetto Nicola Izzo, vice capo di polizia.

Manganelli e il ministro Cancellieri hanno inviato gli atti alla Procura della Repubblica di Roma annunciando una indagine interna che poi è stata smentita. Noi che siamo considerati “giustizialisti” perché impegnati contro il malaffare anche a sostegno dei magistrati e delle forze dell’ordine che quotidianamente rischiano personalmente per contrastare la dilagante corruzione, riteniamo che indipendentemente dalla indagine penale, i vertici del Ministero dell’Interno devono chiarire come funziona effettivamente il sistema degli appalti “secretati” sul quale indaga anche la Corte dei Conti.

L’anonimo estensore della lettera di denuncia, segnala, tra l’altro, l’incarico affidato dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero degli Interni, alla Sintel Italia spa per la fornitura del sistema di videosorveglianza, pagato con i fondi europei. Il “corvo” scrive che la ditta avrebbe vinto l’appalto perché un ex amministratore di Sintel Italia, sarebbe componente della commissione di valutazione per l’aggiudicazione di tali gare. Della stessa commissione faceva parte il vice prefetto Salvatore Saporito, suicidatosi lo scorso anno perché coinvolto nella indagine della Procura della Repubblica di Napoli sugli appalti del Ministero degli Interni, insieme a Nicola Izzo.

La Sintel Italia è la stessa società che ha fornito le telecamere montate agli ingressi di Benevento nell’ambito di un appalto per 40 milioni di euro dei fondi PON sicurezza dell’Unione Europea, per videosorveglianza in Campania.

Speriamo che la visita di Manganelli possa servire, ad di là dell’indagine penale, alla Prefettura almeno per chiarire se quelle telecamere funzionano oppure se fanno bella mostra per spaventare delinquenti vari che, a quanto pare, non si preoccupano affatto visto che in questa città le rapine, gli scippi, gli atti di violenza sono aumentati a dismisura compreso le visite indisturbate dei capi clan degli scissionisti.

Quel sistema di videosorveglianza dovrebbe essere in grado di individuare e segnalare tempestivamente anche le targhe considerate sospette, ma non si sa se questo servizio è garantito. Di certo la centralina prevista presso il comando di Polizia Municipale non è stata installata e quindi sicuramente i vigili non usufruiscono di questa possibilità, così come non possono utilizzare il sistema acquistato dall’esercito israeliano e montato dalla società KESS a tutela dell’Arco di Traiano, su incarico del Comune di Benevento.

Il presidente – Gabriele Corona

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Comments (2)

  • enrico

    Il dott. Manganelli da buon poliziotto doveva passare una giornata con il presidente di altra Benevento Gabriele Corona e prendere appunti cosi’ sapeva la verità di tutto quello che succede in questo paesello Benevento.
    Un appello al dott. Manganelli stia attento che Benevento e’ il paese delle streghe.

  • Massimo Morone

    Bene.Credo sia giusto che chi spende soldi della collettività dia conto di come li ha spesi e dei risultati raggiunti. Se si fosse usato sempre questo criterio non ci sarebbero decine (solo a Benevento) di opere incompiute delle quali il cittadino sa, più o meno, i costi e vede con certezza la non funzionalità o l’abbandono addirittura. Quella posta da Altrabenevento è una esigenza vitale per il futuro della democrazia : ai cittadini va reso il conto delle spese fatte con i loro soldi ed i risultati ottenuti.

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