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Emergenza idrica in città: scandaloso e colposo il comportamento delle autorità competenti.

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acquedotto-romanopll 22 novembre, senza alcun preavviso da parte degli enti responsabili, la metà dei cittadini di Benevento e buona parte delle contrade si sono ritrovate senz’acqua. E’ così iniziata la “crisi idrica” della città, privata, quasi completamente, per circa una settimana dell’acqua proveniente dalle sorgenti del Biferno che alimentano l’acquedotto Campano e, attraverso una diramazione, anche Benevento e 14 Comuni della provincia. La GE.SE.SA., la società di gestione dell’acqua a Benevento, per oltre la metà a capitale privato, nei suoi comunicati del 22 e 23 novembre spiegava che la mancanza dell’acqua era dovuta alla “scarsità delle sorgenti del Biferno” e quattro giorni dopo l’amministratore delegato imputava la responsabilità della mancata erogazione alla Regione Molise e a Molise Acque.

Il 14 dicembre, la Gesesa, invece, attribuisce la limitazione della portata alla Regione Campania.

Altrabenevento sta preparando un Dossier su questo gravissimo disservizio.

Comunicato Gesesa 22 novembre 2007 ore 19,40

”A partire da stanotte, Gesesa, l’azienda che gestisce il servizio idrico a Benevento, chiuderà la distribuzione idrica in numerose zona della città per consentire un adeguato riempimento del serbatoio di accumulo dell’acqua nella zona di Contrada Monteguardie.

L’interruzione, iniziata già da questo pomeriggio, si protrarrà fino alle 5,30 di domani mattina, a causa della forte diminuzione di acqua fornita alla città dall’acquedotto regionale del “Torano – Biferno” per l’aggravarsi dell’emergenza da scarsità di risorsa idrica alle sorgenti.

Le zone coinvolte sono Località Capodimonte, Via Città Spettacolo, Via Moscati, Via Beccaria, zona Ponticelli, Contrada Fontana Margiacca, Contrada Eremita, Contrada la Vipera, Contrada Cancelleria, Viale Mellusi, Viale Atlantici e rispettive traverse, Piazza Risorgimento, Contrada Ariella, Contrada Cretarossa, Località Pacevecchia, Piazza Castello, Piazza Risorgimento, zona Santa Colomba (tutto il lato sinistro del Rione Libertà in direzione Napoli) località Pietrafitta, Contrada San Vitale e zone limitrofe.”.

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Comunicato Gesesa 23/11

In relazione alle precedenti comunicazioni relative alla chiusura della distribuzione idrica in alcune zone della città di Benevento, la Gesesa ha comunicato che la dotazione idrica alla città da parte dell’acquedotto regionale “Torano – Biferno” ha subìto una ulteriore e pesante riduzione, sempre a causa dell’aggravarsi dell’emergenza da scarsità di risorsa idrica alle sorgenti.
Gesesa, pertanto, sarà costretta ad interrompere il servizio di distribuzione dell’acqua alle utenze di Località Capodimonte, Via Città Spettacolo, Via Moscati, Via Beccaria, zona Ponticelli, Contrada Fontana Margiacca, Contrada Eremita, Contrada la Vipera, Contrada Cancelleria, Contrada San Liberatore, Viale Mellusi, Viale Atlantici e rispettive traverse, Piazza Risorgimento, Contrada Ariella, Contrada Cretarossa,località Pacevecchia,Piazza Castello,località Pietrafitta,Contrada sancitale e Contrada Ponte valentino a partire dalle ore 11,30.

 

“Gesesa – si legge in una nota – si scusa con i clienti delle zone interessate per il disagio ed il disservizio ed assicura l’impegno di tutta la sua struttura affinché sia minimizzato l’impatto della riduzione delle ore di distribuzione di acqua potabile. invita, infine, i clienti ad un uso razionale e limitato dell’acqua allo scopo di consentire il mantenimento delle ore di erogazione del servizio programmate. La piena distribuzione idrica è prevista al momento del normale ripristino del servizio di fornitura idrica alla città di Benevento da parte della Regione Campania”.

 

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Comunicato Gesesa del 23/11

“Benevento, per le esigenze connesse al servizio di distribuzione di acqua potabile, è servita, per oltre il 40% delle sue necessità, dall’acquedotto regionale del “Torano – Biferno” gestito dal Settore Acque ed Acquedotti della Regione Campania; il volume di acqua addotto da questo acquedotto è pari, normalmente, a circa 130 litri al secondo.
Il 20 novembre l’Area Operativa di Benevento, dopo aver verificato una sensibile diminuzione della portata di acqua addotta alla città pari a circa 20 litri al secondo, scrive una nota al Settore Acque ed Acquedotti della Regione Campania con la quale si richiedono notizie e spiegazioni in relazione alla limitazione di servizio accertata. Il 21 novembre il Settore Acque ed Acquedotti della Regione Campania risponde che la diminuzione accertata è dovuta ”al calo naturale delle sorgenti di Bojano, in provincia di Campobasso”.
Il 22 novembre la portata addotta alla città di Benevento è ancora inferiore al giorno precedente e questa situazione determina un’allerta immediata della struttura operativa di Gesesa che programma, a partire dalle 23,30, manovre di chiusura della distribuzione idrica fino alle 5,30 del mattino successivo così da consentire un congruo accumulo di acqua nel serbatoio di Monteguardie. Durante la giornata, purtroppo, il livello di fornitura idrica al serbatoio si azzera così da rendere impossibile il mantenimento operativo del serbatoio stesso e Gesesa è costretta a interrompere il servizio di distribuzione alla cittadinanza senza un congruo preavviso.In due giorni, dunque, è stata registrata una riduzione complessiva e improvvisa della portata di risorsa idrica addotta alla città di Benevento di 70 litri al secondo. Questa situazione ha determinato l’impossibilità di poter servire buona parte delle utenze della città soprattutto nella parte alta della città e Capodimonte.
Gesesa ha immediatamente informato la Prefettura di Benevento e il sindaco della città per definire tutte le azioni possibili da mettere in campo per verificare le eventuali omissioni, comportamenti e condotte tenute da tutti i soggetti che hanno determinato la grave ed improvvisa emergenza alla città di Benevento e ha immediatamente avviato un piano di fornitura idrica con autobotti, insieme ai Vigili del Fuoco, con postazioni fisse in località Capodimonte e cisterne disponibili per intervento su segnalazioni d’urgenza.”

 

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Intervista del 27/11 dell’Amministratore delegato Patrizi a Striscia la Notizia

Non è stato facile parlare con i responsabili della struttura che hanno tentato di sfuggire alle telecamere. Dopo alcuni scambi verbali piuttosto accesi, l’amministratore delegato dell’azienda, Paolo Patrizi, ha rilasciato una breve dichiarazione nella quale ha spiegato che la responsabilità della mancata erogazione dell’acqua è da addebitare a Molise Acque che fornisce la risorsa idrica alla città di Benevento.

Vedi il Servizio di Striscia la Notizia  

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Comunicato del 14 dicembre 2007

Lo spettro dell’emergenza idrica a Benevento riaffiora improvvisamente. La Gesesa, azienda che gestisce il servizio idrico in città, ha comunicato che il Settore Acque della Regione Campania ha ulteriormente diminuito la portata di adduzione di acqua al capoluogo sannita di circa 25 litri al secondo.

Secondo quanto riferito da Gesesa, si tratta di una riduzione avvenuta senza nessuna comunicazione o informazione preventiva. Fatto sta che la situazione ha determinato un immediato stato di allerta da parte della struttura operativa dell’azienda di Contrada Pezzapiana che ha predisposto gli opportuni monitoraggi e verifiche per decidere le eventuali azioni da intraprendere.

Allo stato, e per le prossime 48 ore, non è previsto alcun tipo di intervento di riduzione della distribuzione in città in quanto Gesesa è in grado di supplire alla limitazione della portata dal Biferno con la produzione idrica proveniente dalle fonti locali. Se la fornitura dell’acquedotto regionale del Molise non dovesse tornare a essere almeno quella garantita fino a ieri, l’azienda idrica di Benevento sarà costretta ad avviare un piano di manovre di chiusura notturne della distribuzione nella zona alta della città, nella zona di Capodimonte, Ponticelli e San Vitale.

“Gesesa – si legge in una nota – provvederà a informare la cittadinanza degli sviluppi successivi di questa emergenza comunicando tempestivamente ogni ulteriore novità relativamente alla evoluzione dell’acqua che sarà resa disponibile”.

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