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Pronte le registrazioni video del dibattito “Lotta alla criminalità e al malaffare in una città tranquilla”

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copia-di-cov_legalita_18giugno07-043L’incontro dibattito sulla “Lotta alla criminalità e al malaffare nella città tranquilla” è stato molto seguito non solo dagli addetti ai lavori. Sia il Prefetto, Giuseppe Urbano, che il Sostituto Procuratore della Repubblica, Giovanni Tartaglia Polcini hanno confermato, dati alla mano, che Benevento non è affatto un’isola felice come qualche politico vorrebbe ancora far credere, magari per continuare a tenere basso il livello di attenzione. Gli interessati possono scrivere a info@altrabenevento.org per chiedere copia dei 2 DVD con la registrazione integrale di tutta la manifestazione.

 

IL MATTINO del 19/06/2007

«Racket e usura, c’è la massima vigilanza»

MARISA DEL MONACO. Mantenere alta l’attenzione e non sottovalutare fenomeni come l’usura e il racket che in una città come la nostra, cominciano a fare la comparsa e che, pertanto, potrebbero, far da sponda alle infiltrazioni della malavita organizzata. Questo il dato emerso dalla tavola rotonda promossa al Museo del Sannio dalla Associazione «AltraBenevento» e che ha visto confrontarsi esperti del settore, oltre ai massimi rappresentanti delle istituzioni locali. «Lotta alla criminalità e al malaffare in una città tranquilla», il tema scelto, che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Francesco Forgione. «Benevento è una città dove l’attenzione va tenuta alta intorno ai fenomeni dell’usura e del racket», ha esordito Forgione evidenziando poi come «in realtà piccole, solitamente ritenute tranquille, la guardia va tenuta alta per evitare che la mala possa inserirsi». Ben vengano, dunque, secondo il presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, «iniziative come quella di questa sera, dove il confronto tra le istituzioni locali può aiutare a capire il fenomeno e a mettere in atto strategie comuni per prevenirlo». Tra i relatori anche il sostituto procuratore della Repubblica Giovanni Tartaglia Polcini: «dobbiamo esser fieri della tenuta etica del nostro territorio – ha detto – ma, al contempo, dobbiamo evitare di soffermarci sul luogo comune di “città tranquilla”, perché i fenomeni malavitosi ci sono e vanno combattuti». Secondo Gabriele Corona, presidente dell’Associazione “AltraBenevento” che, come detto ha organizzato l’incontro, moderato da Gianluca Serafini, «è necessario fare attenzione particolare al fenomeno del riciclaggio di denaro sporco» che consente «le infiltrazioni malavitose». Corona ha posto l’accento sui settori dove, a parer suo, il fenomeno può maggiormente attecchire: la grande distribuzione, le società finanziarie e l’edilizia.Secondo il presidente della Provincia Carmine Nardone «la criminalità organizzata tenta di investire nel settore immobiliare» e, pertanto, è in questa direzione che va intrapresa l’azione preventiva. Non solo. A quello immobiliare, Nardone associa il settore dell’abusivismo edilizio che, anche grazie al Marse, può essere controllato e debellato. Il primo cittadino Fausto Pepe ha sistenuto che «non dobbiamo solo pensare alla grande criminalità ma alla illegalità diffusa che coinvolge anche le nostre realtà». Il prefetto Giuseppe Urbano è partito da una «analisi del contesto socio – economico della realtà sannita». Quindi, si è soffermato sul tema degli appalti pubblici, «un ambito nel quale – ha rivelato – è stato sottoscritto con l’amministrazione provinciale un protocollo di legalità, per prevenire e reprimere ogni tentativo di infiltrazione della criminalità organizzata nei lavori che interessano il territorio sannita. Tra i fenomeni preoccupanti il prefetto ha annoverato «il racket e l’usura che possono compromettere seriamente lo sviluppo socio – economico e comprimere fortemente l’esercizio delle libertà costituzionalmente protette». «Sebbene in provincia – ha concluso Urbano – rispetto alla media della regione, i dati statistici dell’estorsione e dell’usure appaiono contenuti, non ne va sottovalutata l’esistenza, soprattutto in considerazione della natura sommersa di questi tipi di reati e della scarsa propensione alla denuncia da parte delle vittime».

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IL SANNIO QUOTIDIANO del 19 giugno 2007

“Il Sannio può essere il laboratorio per la legalità”

Convegno al Museo del Sannio

(pb) Se oggi il Sannio non può considerarsi un’oasi di sicurezza e legalità, è pur sempre uno dei territori più vicini alla definizione ? luogo comune. E’ il quadro che emerge dall’incontro ? dibattito promosso da Altrabenevento, svoltosi ieri al Museo del Sannio.
Benevento può considerarsi ancora un’oasi felice o c’è il pericolo che, complice il rassicurante luogo comune, si stia rapidamente sviluppando la criminalità organizzata? A lanciare l’interrogativo sono stati Gabriele Corona e Gianluca Serafini di Altrabenevento, che hanno ricordato i precedenti inquietanti che giustificano l’interrogativo. ?Negli ultimi anni ? ha ricordato in particolare Corona ? ci sono stati episodi come l’incendio degli uffici comunali dell’Urbanistica, scuolabus incendiati, colpi di pistola contro la macchina dell’ex direttore generale del Comune, colpi di pistola contro un distributore di carburante, un imprenditore gambizzato, decine e decine di vetture incendiate e, in tempi recentissimi, 25 arresti per cocaina solo nell’ultima operazione?. Corona ha evidenziato ?il pericolo che le attività criminose, in un contesto come il nostro, non siano riconducibili a un preciso clan malavitoso ma a un grumo di potere nel quale sono presenti rappresentanti delle istituzioni, come dimostrano le inchieste in corso in Basilicata?. Il presidente della Provincia, Carmine Nardone, ha evidenziato l’opera messa in campo dalle istituzioni in tema di appalti, con l’adozione di un preciso protocollo per la legalità, ?anche se ? ha aggiunto Nardone ? spesso diventa difficile conciliare la ristrettezza dei tempi di gara con la rigorosità delle procedure del protocollo?. Il numero uno della Rocca ha quindi ricordato l’importanza delle nuove tecnologie in materia di controllo del territorio, con particolare riferimento alla ‘fotografia’ dei casi di abusivismo edilizio ?che in alcuni comuni della Campania ? ha dichiarato Nardone ? raggiungono la soglia del 50 per cento?. Il Prefetto Giuseppe Urbano ha passato in rassegna tutte le attività criminose operanti nel Sannio, individuando in particolare in estorsione, usura e traffico di stupefacenti i principali fronti critici. Urbano ha quindi ribadito ?la mancanza di collaborazione da parte delle vittime del racket?. Benevento è ancora una città tranquilla? Risposta particolarmente chiara quella giunta dal sostituto procuratore della Repubblica, Giovanni Tartaglia Polcini: ?Il verificarsi di atti criminosi come l’estorsione e il traffico di stupefacenti dimostra purtroppo l’esistenza di una realtà malavitosa. Benevento non è dunque un’oasi felice esente dalla criminalità, ma questo non deve farci perdere di vista le condizioni mediamente meno critiche rispetto a tutte le altre realtà regionali. Nel Sannio ? ha concluso il magistrato ? ci sono dunque le condizioni per creare un laboratorio virtuoso, combattendo la criminalità esistente attraverso la cultura della legalità?. Il sindaco di Benevento ha parlato di ?illegalità diffusa?, dimostrata dalla ?mancanza di requisiti minimi di legalità come una corretta raccolta differenziata, un depuratore funzionante, e soprattutto dalla mancanza del Piano urbanistico?. Anche Pepe ha fatto accenno alla difficoltà di far quadrare tempi di gara e verifica delle ‘onorabilità‘ delle offerte, un tema sul quale si è soffermato il presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Francesco Forgione: ?Verifica della regolarità delle gare e tempi di aggiudicazione non devono essere considerati in contraddizione. Le istituzioni hanno il dovere di avviare il circolo virtuoso della legalità che deve avere nei cittadini i principali protagonisti. Le istituzioni devono tenere comportamenti massimamente trasparenti e la legalità deve essere di casa in tutte le famiglie e nelle scuole, costruendo una coscienza collettiva che è l’unica forza capace di sconfiggere la criminalità?.

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