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Benevento: 16 arresti per droga.

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monumento-ai-caduti“Benevento non è più una zona di transito bensì centro nevralgico di spaccio – ha dichiarato il Procuratore Maddalena -. Gli arresti di oggi sono un segnale che abbiamo voluto dare alla cittadinanza allarmata dal fenomeno droga. Spero che questo possa infondere nella gente una maggiore fiducia nelle istituzioni.”

Da Il Quaderno.it  del 20/05/2009 
Spacciavano eroina davanti alla Villa Comunale in città: all’alba eseguiti 16 arresti La conferenza stampa al Comando Provinciale dei carabinieri di Benevento.

Alle prime luci dell’alba, i carabinieri del Comando Provinciale di Benevento hanno eseguito 15 misure di custodia cautelare in carcere e una di arresti domiciliari per lo spaccio di eroina nel territorio di Benevento città. Le ordinanze sono state emesse dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica che ha diretto e coordinato le indagini svolte dal Reparto Operativo – Nucleo Informativo dei Carabinieri.

In carcere sono finiti Dante Altieri di 28 anni, Luigi Liberti di 27 anni, Alessandro Cioffi di 28 anni, Nicola Tassella di 43 anni, Fabio De Nicola di 28 anni, Tullio Mucci di 36 anni, Nicola Fallarino di 26 anni, Guido Sparandeo di 34 anni, Raffaele Lepore di 42 anni, Pietro Mazzone di 39 anni, Giovanna Giraldi di 46 anni, Massimo Lupo di 44 anni, Giancarlo Troise di 37 anni, Anna Luongo di 34 anni e Giuseppe Savoia di 43 anni. Agli arresti domiciliari, invece, Vincenzo Gioioso di 23 anni.

L’operazione, denominata “Villa Comunale”, si è conclusa solo stamattina a seguito di una corposa attività di intercettazione, di servizi di osservazione, controllo, pedinamento e di videoripresa, di arresti in flagranza e di perquisizioni, sequestri ed esame di numerosi acquirenti della droga. I particolari delle indagini sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa presso il Comando dei Carabinieri in Via Meomartini. Presenti il procuratore Giuseppe Maddalena, il comandante Alfredo Parrulli e il capitano Oreste Fiorentino. Lo spaccio avveniva dinanzi all’ingresso principale della Villa Comunale ma anche nella zona adiacente il Lungo Sabato, al Rione Libertà e nei pressi del supermercato Mandi.

Dall’iniziale attività di intercettazione presso le cabine telefoniche pubbliche in Piazza Castello e al Corso Garibaldi, si è passati al monitoraggio delle utenze delle varie persone di volta in volta individuati. Nel corso delle indagini i carabinieri avevano già effettuato sei arresti: Luigi Liberti e Dante Altieri per resistenza a pubblico ufficiale, Ivan Cavalluzzo, Luigi Iennaco e Massimo Lupo per detenzione di eroina a fine di spaccio e Anna Luongo per violazioni in tema di misure di prevenzione.

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Accertamenti, pedinamenti e attività di intercettazione telefonica, eseguiti principalmente a Piazza Castello, nei pressi dell’ingresso della Villa Comunale di Benevento, hanno permesso di evidenziare una fiorente attività di spaccio di droga con l’esecuzione di 16 arresti conclusi questa mattina. I particolari dell’operazione, denominata “Villa Comunale”, sono stati resi noti in una conferenza stampa presso il Comando Provinciale dei carabinieri in Via Meomartini. Presenti il procuratore Giuseppe Maddalena, il comandante provinciale Alfredo Parrulli e il capitano Oreste Fiorentino.

Le attività di controllo andavano avanti dal gennaio 2008. In alcuni casi, davanti alle cabine telefoniche, avveniva lo scambio della sostanza stupefacente. A volte, comunque, non c’era il contatto tra venditore e acquirente: la droga veniva lanciata per strada per poi essere raccolta. Si aggirava tra i 30-35 euro il costo di una dose. Anche Rione Libertà, il lungo fiume Sabato e la zona limitrofa all’ingresso del centro commerciale Mandi è stata oggetto del traffico di eroina e hashish. E’ verosimile che l’approvvigionamento della merce avveniva da altre province, in particolare da quella di Napoli.

Gli introiti mensili sarebbero stati di migliaia di euro. Lo stato di tossicodipendenza della maggior parte delle persone coinvolte era già noto ai carabinieri. Le operazioni di segnalazione e identificazione degli arrestati sono state effettuate presso il Comando di Montesarchio per evitare l’accorrere dei familiari delle persone coinvolte. Dalla città caudina, poi, il corteo dei carabinieri si è spostato in città per raggiungere la locale casa circondariale. Le auto, transitate anche nel centrale Viale Mellusi a sirene spiegate, sono state scortate anche da un elicottero dell’Arma.

“Benevento non è più una zona di transito bensì centro nevralgico di spaccio – ha dichiarato Maddalena -. Gli arresti di oggi sono un segnale che abbiamo voluto dare alla cittadinanza allarmata dal fenomeno droga. Spero che questo possa infondere nella gente una maggiore fiducia nelle istituzioni. La gestione dei proventi dall’attività di spaccio è legata all’esistenza di organizzazioni ad hoc. Non possiamo dire di più in quanto la competenza è della Direzione Distrettuale Antimafia che si occupa delle associazioni a delinquere e con cui la Procura di Benevento è in continuo contatto”.

“Lo spaccio avveniva alla luce del sole – ha sottolineato il comandante Parrulli -, in luoghi frequentati da bambini e famiglie. Questo è l’aspetto più importante che deve far riflettere. L’attività investigativa, racchiusa in pochi mesi, ha evidenziato numerose persone coinvolte nel traffico di vendita e uso personale. Le indagini sono ancora in itinere. Al momento sono 21 i consumatori ma il numero è destinato ad aumentare. Il fenomeno è trasversale: coinvolge professionisti, operai, insegnanti e studenti”.

“Attraverso accordi telefonici – ha aggiunto il capitano Fiorentino – il tossicodipendente depositava il denaro in un luogo preciso. La sostanza stupefacente veniva poi abbandonata in strada dallo spacciatore, senza avere un diretto contatto fisico. La droga, eroina e hashish, è stata venduta anche nei pressi di numerosi scali ferroviari e altri punti strategici della città. Piccole le quantità di sostanze spacciate dai corrieri per evitare eccessivi movimenti e perdite ingenti”.
Lorenzo Palmieri

 

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