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Tre auto bruciate in una sola notte. A Benevento!

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auto-bruciateIl Mattino dell’ 11/04/2009
Continua da oltre tre mesi l’escaltation della mala in città e in alcuni centri della provincia
Due roghi, tre auto distrutte

Misterioso il movente degli attentati compiuti in via Settembrini e via Gioberti

Duplice rogo di auto con tre veicoli coinvolti in due vie di rione Libertà. Non c’è è tregua sul fronte degli attentati intimidatori in città e nei centri della provincia. Un’offensiva della mala con molteplici moventi,e che quindi rende più complessa l’individuazione dei responsabili, ma che suscita allarme ed apprensioni. L’ennesimo rogo è accaduto la scorsa notte intorno all’una. Il primo alla via Settembrini dove ha preso fuoco una Fiat cinquecento e una Fiat Punto, che erano parcheggiate a poca distanza l’una dall’altra, la prima auto intestata a Paola Izzo 25 anni, casalinga, residente nella stessa via las seconda a Silvana Itro 51 anni, infermiera. Dai primi accertamenti si stabiliva che l’incendio era probabilmente partito dalla Fiat 5OO che restava distrutta, ed aveva raggiunto l’altra autovettura che subiva danni nella parte anteriore. Mentre era in atto questo rogo, se ne sviluppava un’altro, sempre a rione Libertà, questa volta a via Gioberti. Qui era in fiamme una Fiat Marea. Gli agenti della Volante che erano intervenuti per il primo incendio, raggiungevano via Gioberti e trovavano sul posto Luigi Guida 27 anni, anche lui beneventano, che aveva in uso l’auto che risulta intestata ad altra persona. Dato l’allarme sul posto per domare i roghi sono giunti i vigili del fuoco. Scattavano subito le indagini da parte degli agenti della Volante che hanno ascoltato nell’immediatezza del rogo i proprietari o chi utilizzava le auto. Nessuno avrebbe sostenuto di aver ricevuto minacce. Pertanto gli inquirenti, che sono gli agenti della Squadra Mobile, ora cercano su più fronti per giungere al movente dei due attentati. Si esclude al momento la pista estorsiva. Dai primi accertamenti non vi sono collegamenti tra i due episodi. Potrebbe anche darsi che è stata data fuoco a una prima auto in via Settembrini, nella convinzione che, scattato l’allarme in quella zona, si poteva mettere a segno il secondo rogo, senza temere di essere intercettati dalle forze dell’ordine, impegnate a domare il primo incendio. Dopo le bombe ad Arpaia e Airola, i colpi di pistola contro rappresentanti di associazioni di categoria, i roghi di auto di sindacalisti, vi sono anche questi ulteriori incendi. Uno scenario senza dubbio preoccupante e che vede questo escalation in atto dal mese di gennaio. Agli atti di intimidazione bisogna aggiungere poi l’incremento di alcuni reati come le rapine.

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