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Il Consorzio ASI, la Luminosa e la Magnegas

Depuratore zona ASI, Ponte Valentino

Da Il Sannio quotidiano del 28 aprile 2012

Bocciata durante la campagna elettorale per le comunale, la macchina messa a punto da Futuridea potrebbe essere utilizzata per l’impianto di depurazione di Ponte Valentino.

Consorzio ASI, il ritorno del Magnegas

L’impianto di depurazione di Ponte Valentino e magnegas, binomio possibile? Un interrogativo che rimane sospeso. Il caso scoppia durante la campagna elettorale per le Comunali di Benevento, quando il consigliere regionale, Umberto del Basso De Caro, si scaglia contro l’allora candidato sindaco Carmine Nardone, anche deus ex machina di Futuridea, per aver venduto la macchina magnegas al Consorzio ASI. Un investimento di oltre un milione di euro pagato cofondi regionali. A campagna elettorale archiviata, la questione riesplode e conquista attualità.

A luglio del 2011 il Consorzio ASI ha chiesto al Comune di Benevento l’autorizzazione ad effettuare i lavori di adeguamento al depuratore per mettere in funzione la seconda linea di depurazione e ciò ha preoccupato l’associazione Altrabenevento che in un incontro effettuato con gli amministratori comunali il 22 novembre scorso manifestò il dubbio che il Consorzio ASI voglia ampliare il depuratore, non per necessità delle aziende collocate nell’area industriale, che attualmente usano un quarto di una sola linea, bensì avviare i lavori per attivare la seconda linea da mettere a disposizione della costruenda centrale a Turbogas.

Il progetto, del resto, presentato dalla società Luminosa ai Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico, prevede la utilizzazione del depuratore del consorzio ASI per lo smaltimento dei reflui e delle acque utilizzate per il raffreddamento della centrale. La Provincia, competente a rilasciare le autorizzazioni per gli scarichi a fiume delle acque trattate dai depuratori, ha precisato che i reflui della Turbogas non possono essere trattati nello stesso depuratore attualmente utilizzato dalle aziende del posto perché, a causa della loro composizione, potrebbero danneggiare il processo depurativo. Per Altrabenevento è presto detto che il consorzio ASI vuole mettere a disposizione della Luminosa la seconda linea autonoma dell’impianto di depurazione e per questo ha chiesto l’autorizzazione per i lavori necessari ad attivarla e renderla funzionale.

Il 1° dicembre 2011 si è tenuta presso il Settore Provinciale Ecologia, della Regione Campania, la Conferenza dei Servizi chiesta dal Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale, per l’adeguamento funzionale del depuratore consortile di Ponte Valentino. Erano presenti Giuseppe Rillo, direttore Consorzio ASI assistito dall’ing. Laura Crisci; Antonello Barretta, dirigente settore Ecologia; Guido Boffa, Arpac; Ermanno Mazza, ASL; Mariarosaria Iadevaia, Comune di Benevento, Vincenzo Fioretti della associazione Altrabenevento.

Rillo e Crisci spiegarono che per la seconda linea di depurazione è prevista “per la riduzione volumetrica dei fanghi e della sostanza organica, un reattore ad arco sommerso che produce acqua e gas residuato dal processo di depurazione denominato “Magnegas”. Il suddetto gas potrà essere utilizzato per fini energetici oppure stoccato per essere commercializzato”. Eccola, la macchina magnegas. Torna in auge dopo essere stata uscurata in campafgna elettorale.

Insomma, il Consorzio ASI vorrebbe utilizzare la macchina magnegas promossa dalla associazione Futuridea ed acquistata con i fondi regionali per potenziare il sistema di depurazione dell’impianto esistente a Ponte Valentino ed in parte destinato alla centrale a turbogas.

Le relazione del direttore del consorzio ASI determinò diverse perplessità tra i partecipanti alla Conferenza dei Servizi al punto che lo stesso Rillo chiese di “sospendere il procedimento per consentire l’elaborazione e la trasmissione, per il tramite del SUAP, di apposita documentazione chiarificatrice”.

In quella sede Fioretti, per Altrabenevento, “rilevato che il progetto presentato dall’ASI prevede il trattamento di fanghi e rifiuti e la termodistruzione con produzione di gas e di energia elettrica” chiese che tale progetto fosse sottoposto a VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) da parte della regione Campania. La richiesta di Altrabenevento fu condivisa dal Settore Ecologia della Regione Campania che ha inviato alla Regione l’intero progetto per la richiesta valutazione.

Lo scorso 5 aprile, si è tenuta la nuova seduta della Conferenza dei Servizi, sempre presso il settore Provinciale Ecologia della Regione Campania. Presenti: Rillo, direttore Consorzio ASI assistito dall’ing. Crisci; Barretta, dirigente settore Ecologia; Boffa, Arpac; Iadanza, ASL; Marsicano della Provincia; Fioretti della associazione Altrabenevento. Assente il Comune di Benevento.

Un’occasione nel corso della quale, il rappresentante del Consorzio ASI illustra la modifica del progetto che non prevede più il trattamento di rifiuti. La conferenza dei servizi si chiude con il parere positivo di tutti i presenti (impegna anche l’assente Comune di Benevento) per quello che riguarda le “emissioni in atmosfera” subordinatamente alla favorevole Valutazione di Impatto Ambientale da parte della Regione Campania sull’intero progetto, compresa l’utilizzazione della tecnologia magnegas.

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Le perplessità di Altrabevento

“Resistono dubbi su utilità e convenienza economica della macchina”

Presidente Corona, voi come associazione avete espresso perplessità per la decisione della Conferenza di servizi. Perchè?

“Forte perplessità è stata espressa a verbale dal rappresentate di Altrabenevento che, l’11 aprile ha inviato un documento alla Regione Campania con il quale, dopo aver ricordato la collocazione del depuratore nel Corridoio Ecologico del fiume Calore che impedisce di effettuare lavori edili di adeguamento del depuratore, a proposito della utilizzazione della tecnologia Magnegas nel depuratore A.S.I. segnala “Un rapido esame della documentazione messa a disposizione dal Proponente permette di sollevare più di qualche dubbio sulla funzionalità di predetto processo che secondo i progettisti sarebbe utile ad abbattere i volumi di fanghi derivanti dai processi depurativi a monte per ricavarne quantitativi di gas (syngas?) utili a generare energia elettrica (210 Kilowatt) mediante la loro combustione in motori predisposti allo scopo”.

Dunque Magnegas finisce sotto accusa?

“La documentazione fornita dal produttore Magnegas fa esplicito riferimento ad un obbligatorio e specifico settaggio dei parametri elettrici della macchina a seconda della tipologia di liquidi da trattare dipendente dalla base acquosa o oleosa degli stessi. Da questo si deduce che il funzionamento dell’impianto Magnegas non è tollerante nei confronti di tipologie di liquidi misti o anche parzialmente non omogenei tanto che vi è una specifica avvertenza tra le possibili cause dei malfunzionamenti ed arresti del ciclo operativo della macchina. Non sembra che questa caratteristica tecnologica sia stata molto osservata dal Proponente e pertanto si chiede che tale elemento sia approfondito in sede di valutazione. Sempre dalle relazioni di accompagnamento fornite dal produttore Magnegas si riscontra un possibile malfunzionamento ed arresti del ciclo operativo dell’impianto allorché il liquido da trattare abbia una carica biologica superiore al 3%.

Quindi cosa chiedete?

“Trattandosi di fanghi provenienti da trattamento di sedimentazione secondario della depurazione ci si sarebbe auspicato una ovvia attenzione da parte del proponente nell’assicurare e garantire il rispetto tassativo di tale parametro, ma di questo non vi è traccia negli elaborati del progetto. Anche in questo caso si richiede alla Commissione di Valutazione un approfondimento che chiarisca in maniera assoluta il range dei parametri operativi del Magnegas. Meravioglia anche che mentre in campagna elettorale la questione sia stata oggetto di grande polemica, ora nè Del Basso De Caro nè il centrosinistra con Fausto Pepe ne parlano; anzi il Comune non si presenta neppure in Conferenza dei servizi”.

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Che cosa è il Magnegas

Il MagneGas sbarca dall’Amercia, ma ha un padre italoamericano. Il termine desigan un gas ottenuto dai liquidi di scarto (non solo acque fognarie, ma anche oli esausti, liquidi antigelo e liquami agricoli= che sarebbe in grado, secondo i responsabili della corporation che lo studia e che ha sede a Clearwater in Florida, di sostituire il gas naturale (metano) come combustibile per autoveicoli e per usi domestici. Resta però, l’interrogativo numero uno: sogno o realtà? Per il momento,si è ancora nella fase della spereimentazione: a Clearwater ci sono solo alcuni impianti pilota che hanno supertato dei test. Ma siamo ancora nel campo della possibilità. Il creatore del MagneGas è Ruggero Maria Santilli, fisico nato in provincia di Isernia e pi trasferitosi negli Stati Uniti per insegnare all’Università di Boston, quindi al MIT, e infine come fisico teorico, al dipartimento di matematica dell’Università di Havard: Oggi Santilli è Ceo di MagneGas Corporation, ed è impegnato a tempo pieno nella promozione della sua creatura. Con Santilli, Carmine Nardone instaura rapporti di collaborazione, lo porta a Benevento nel gennaio 2009 per un incontro con il sindaco Fausto pepe, organizza degli incontri per spiegare i benefici del MagneGas. Nel 2010, la macchina “sperimentale” viene venduta all’ASI per una cifra che va oltre il milione di Euro più iva.

 

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