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Sequestro preventivo di beni di un imprenditore beneventano colluso con la camorra.

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Da Ilsannioquotidiano.it del 12 Luglio 2011

Maxi sequestro preventivo di beni a carico di Ciotta

 BENEVENTO – Terreni, tra cui una cava, fabbricati per uso abitazione, una serie di imprese edili e di movimento terra, una ditta di abbigliamento, decine di mezzi, varie somme di denaro. Per un valore complessivo che secondo gli inquirenti ammonta ad una decina di milioni di euro. E’ l’importo dei beni sequestrati ieri mattina dai carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita, che hanno eseguito un’ordinanza emessa dal Tribunale di Benevento – Sezione Misure di prevenzione -, su proposta del Procuratore Giuseppe Maddalena, per l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale con richiesta di sequestro e confisca a carico di Giuseppe Ciotta (avvocati Andrea De Longis junior e Raffaele Scarizni), 57 anni, di Foglianise, già noto alle forze dell’ordine, dal 2009 sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per quattro anni nel comune di Benevento in conseguenza della sua “pericolosità sociale generica”.

I sigilli sono scattati, in particolare, per undici terreni tra Foglianise, Morcone, altri centri sanniti e San Martino valle Caudina; tre immobili a Foglianise e San Martino Valle Caudina; cinque imprese edili e di movimento terra (quattro con sede a Benevento, una anche a Napoli): ‘Procaccini Anna; ‘Michelangelo Costruzioni’, ‘Ciotta Costruzioni’, ‘Vomero Immobiliare srl’, ‘Immobiliare srl’ e ‘Sweet House srl’; una ditta di abbigliamento, la ‘Arual Fashion srl’, una sessantina di automezzi in uso alle società di costruzione e alcune somme di denaro depositate presso gli istituti di credito e postali sul territorio nazionale.

In una nota la Procura spiega che tutte le imprese sono riconducibili a Ciotta “in quanto è stato accertato il suo diretto intervento nelle attività riguardanti le singole società e il rapporto di parentela e/o affinità intercorrente con i titolari delle singole imprese (ex moglie, i tre figli, suoceri in età avanzata) o, come in qualche caso, di stretta collaborazione (ex dipendente)”. Società che nel tempo – viene specificato – “hanno avuto diverse trasformazioni del proprio assetto”. E ancora: “Gli accertamenti analitici sui redditi dichiarati hanno evidenziato che nonostante il Ciotta ed i suoi familiari abbiano una capacità reddituale quasi inconsistente, a malapena sufficiente a far fronte alle esigenze primarie del nucleo familiare, siano invece essi intestatari di numerosi terreni, appartamenti, nonché del totale delle quote delle aziende”.

Il Tribunale ha nominato il dottore Massimo Zeno come amministratore giudiziario di tutti i beni sequestrati, fissando per il sei ottobre l’udienza di comparizione delle parti. Una delle società è rappresentata dall’avvocato Cipriano Ficedolo.

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