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Consiglio comunale precario e Giunta dalle incerte competenze.

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Altrabenevento – Comunicato dell’8 giugno 2011

Il Consiglio Comunale di Benevento che si è tenuto stamane ha provveduto innanzitutto a ratificare la propria elezione pur sapendo che il verbale con il quale l’Ufficio Centrale Elettorale ha proclamato gli eletti, contiene incomprensibili errori che potrebbero determinare una diversa composizione del parlamentino cittadino. Sono almeno quattro, infatti i seggi dove risultano assegnati addirittura più voti, ai sindaci e alle liste, di quelli validi e pertanto il Consiglio Comunale avrebbe fatto bene a chiedere una verifica complessiva dei voti attribuiti. Invece si rimane in una situazione di incertezza in attesa dell’esito dei ricorsi al TAR e della verifica che la lista “ORA- occorre reagire adesso” sta per completare.

Intanto, il primo consiglio ha confermato la convergenza già verificata in campagna elettorale, tra centrosinistra (compreso SEL e Italia dei Valori) e PdL, dal quale prende le distanze Tibaldi, anche per la nomina del vice presidente del consiglio stesso. Sempre durante la seduta odierna, Fausto Pepe, proclamato sindaco dall’Ufficio Elettorale Centrale con voti certamente sbagliati, ha comunicato le deleghe attribuite ai suoi 9 assessori, nominati in base ai voti conseguiti. Occorre ricordare, a proposito che per legge l’assessore non può essere consigliere perché deve svolgere un ruolo di raccordo tra il Consiglio comunale e i responsabili dei settori. Per questo motivo, in tutta Italia, gli assessori sono scelti per la loro competenza e non per l’apporto elettorale. Invece a Benevento per accordo tra tutti i partiti del centrosinistra (compresi SEL e IdV che a Milano e Napoli si comportano diversamente) si è stabilito che i primi eletti consiglieri lasciano l’incarico per il quale sono stati scelti dagli elettori, per fare gli assessori e addirittura scelgono la delega in base ai voti conseguiti. In tal modo il sindaco diventa solo un notaio, come accaduto nella scorsa consiliatura con tutti i problemi connessi.

Nella attuale giunta, l’unico che non ha potuto scegliere l’assessorato è stato Cosimo Lepore il quale, quarto eletto nel PD, voleva il Commercio ma il suo partito, sempre più in mano al dominus assoluto, Umberto Del Basso De Caro (che non si può nominare altrimenti i suoi sostenitori si infiammano, come accaduto oggi in consiglio comunale), non ha voluto. Lepore, pertanto si è dovuto accontentare delle Finanze di cui non capisce molto ed ha rinunciato pure alla delega al Personale, dopo i disastri combinati nella passata amministrazione.

Il sindaco ha fatto veramente uno sforzo di fantasia inventando materie nuove per attribuire ai suoi assessori innumerevoli deleghe, ma alcune già esistenti sono incomprensibilmente scomparse. Ad esempio, non compaiono tra le materie delegate: “Partecipazione, Politiche per le contrade, Laboratori di Quartieri, Politiche per la casa, Informazione, Piano parcheggi, (l’assessore Rosario Guerra, la vera novità di queste elezioni, ha solo i parcheggi a pagamento), Tutela dei cittadini da racket e usura, Formazione professionale, Sport, Personale, Protezione civile, Affari Generali, Anagrafe, Stato civile, Servizio Elettorale, Rapporto con gli Enti strumentali (Guerra ha solo la delega per i rapporti con l’AMTS) e i Tributi (non attribuiti a Lepore).

Evidentemente sono tutte materie che il sindaco ha trattenuto per se e tra poco, come è successo finora, diventeranno materia della perenne trattativa per l’attribuzione degli incarichi, anche ad alcuni consiglieri.

Il presidente – Gabriele Corona

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