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Il PdL deve dimostrare con i fatti di essere contro la Luminosa.

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Comunicato stampa del 1° novembre 2010

Nunzia De Girolamo e Roberto Capezzone assicurano a mezzo stampa, che il PdL del Sannio è contrario alla Centrale a Turbogas della Luminosa, ma le loro affermazioni non ci convincono del tutto.

Siamo scettici non solo perché abbiamo costatato in due anni che il PdL è il partito di riferimento di Marcello Fasolino, il factotum della Luminosa, ma soprattutto perché registriamo che alle dichiarazioni rassicuranti dei due dirigenti provinciali di quel partito non fanno seguito comportamenti coerenti.

De Girolamo e Capezzone, infatti, dopo aver sbrigativamente manifestato contrarietà a quell’impianto, si dilungano nel ricordare le responsabilità della passata amministrazione regionale di centrosinistra, che pur ci sono, piuttosto che concentrarsi sulle cose da fare ora.

E’ il caso, quindi, di ribadire le proposte che abbiamo già formulato nel corso della riunione di sabato scorso con i rappresentanti istituzionali, alla quale erano assenti i deputati e il consigliere regionale del PdL.

1) Chiedere espressamente alla Giunta Regionale di annullare il parere favorevole concesso alla Luminosa con la delibera dell’8 ottobre scorso, perché la relazione dei due dirigenti regionali, Califano e Polizio, assunta a base della decisione, è contraddittoria e contiene macroscopici errori. Infatti, contrariamente a quanto essi affermano, la programmazione energetica regionale non prevede affatto la costruzione di una centrale termoelettrica nel sannio. La delibera di Giunta regionale di cui si chiede l’annullamento, non tiene conto neppure del voto contrario alla Centrale Luminosa a Benevento, espresso all’unanimità dal consiglio regionale a dicembre 2009. Per sollecitare la Giunta guidata da Caldoro ad annullare celermente quella delibera, il consigliere regionale Luca Colasanto (PdL), potrebbe convocare una riunione della Commissione consiliare energia ed ambiente, proprio a Benevento, con la audizione degli amministratori di Provincia e Comune di Benevento e dei rappresentanti dei movimenti, per comprendere veramente quali sono le ragioni di contrarietà delle popolazioni locali alla centrale turbogas.

2) Chiedere ai Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico di prendere atto che non si può rilasciare la autorizzzaione alla costruzione di quella centrale, perché la Luminosa non può rispettare le condizioni poste con la Valutazione di Impatto Ambientale. Infatti, quella valutazione prevede che la Centrale a Turbogas oltre che produrre energia elettrica da trasferire in altre province, fornisca calore alle aziende di Ponte Valentino che però hanno già dichiarato di non essere interessate a tale offerta avendo già realizzato a proprie spese gli impianti di riscaldamento.

3) La Provincia, il Comune di Benevento e la Camera del Commercio, essendo gli unici soci del Consorzio ASI, devono urgentemente autoconvocarsi per eleggere i nuovi organismi e porre fine al Commissariamento della Regione Campania che dura ormai da quattro anni. Il nuovo Consiglio di Amministrazione dell’ASI deve procedere ad annullare tutte le autorizzazioni fornite alla Luminosa per la occupazione del lotto di terreno e la utilizzazione del depuratore consortile.

4) Concordare con il Minisero della Sanità, la ASL e l’ARPAC una campagna di monotoraggio dell’aria a Ponte Valentino, a Benevento e nei paesi confinanti, per evidenziare il reale livello di inquinamento e non solamente quello attualmente misurato dalle due centraline collocate in città.

5) Organizzare subito una grande mobilitazione popolare contro la Luminosa cominciando con una grande assemblea alla quale devono essere invitati tutti i partiti, le istituzioni locali, i movimenti, i sindacati e le associazioni, comprese quelle degli industriali che finora non si sono espressi sul pericolo centrale turbogas.

Il presidente – Gabriele Corona

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