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La Pista Ciclabile diventa strada di accesso al parcheggio di Zamparini

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Da Il Mattino del 14 giugno 2010

Il parcheggio di Zamparini fa accorciare la pista ciclabile

Il caso: Doveva essere un’autorizzazione temporanea, poi è stato modificato il progetto della Provincia

 La Provincia ha completato i lavori per la realizzazione della pista ciclopedonale sul tracciato della vecchia ferrovia Benevento-Foggia, che da via Valfortore porta a contrada Acquafredda, seguendo la sponda destra del fiume Calore. Il cantiere è aperto ed è possibile, quindi, constatare che prima dell’inizio del nastro di asfalto colorato che segna la pista ciclabile, è stato realizzato un tratto di strada aperto alla circolazione delle auto che porta ad un’area parcheggio posta sul lato destro, proprio sulla sponda del fiume. Non si tratta, però, di un’area di sosta a servizio della pista ciclabile, perché la proprietà è di Maurizio Zamparini e quel parcheggio risulta annesso al Centro Commerciale benchè separato dalla nuova linea ferroviaria. Nel 2001, quando fu presentato il primo progetto dell’Ipermercato “I Sanniti”, quell’area di circa 5.000 metri quadrati fu indicata tra quelle destinate alla sosta dei veicoli che complessivamente dovevano ammontare al doppio della superficie di vendita richiesta, pari a circa 18.000 metri quadrati. A marzo 2003, dopo quattro mesi di scontri nella maggioranza di centrodestra proprio sul caso Zamparini, il consiglio comunale approvò il Piano di lottizzazione di quell’Ipermercato includendo anche il parcheggio posto oltre la ferrovia e quindi non “fisicamente e funzionalmente attiguo al Centro Commerciale” come invece prescriveva la legge regionale. Fu una seduta convulsa: alcuni consiglieri di An votarono decisamente a favore, altri si astennero o votarono contro, ma la delibera passò con il voto favorevole determinante del sindaco D’Alessandro che, pur di tenere in piedi la maggioranza ed accontentare i centristi, dichiarò “voto tappandomi il naso”. Tutti i consiglieri di opposizione, tra i quali Fausto Pepe, Cosimo Lepore, Raffaele del Vecchio, Enrico Castiello, Luigi Scarinzi e Aldo Damiano, votarono contro, ma poi, una volta diventati sindaco e assessori nel 2006, hanno autorizzato l’apertura del Centro Commerciale, considerando come area di sosta indispensabile proprio quella oltre la ferrovia. Addirittura quel parcheggio fu inserito nel calcolo necessario per autorizzare la superficie di vendita iniziale di circa 12.000 metri quadrati, anche se mancava totalmente di strada di accesso. Buon per Zamparini che la Provincia, all’epoca guidata da Carmine Nardone, consentisse che proprio il tratto iniziale di pista ciclabile in costruzione, fosse considerato come accesso al parcheggio di Zamparini. Poi, quando la cosa fu fatta notare dall’associazione Altrabenevento, Nardone precisò che l’autorizzazione era limitata solo al periodo necessario per la costruzione del parcheggio perché la sua strada di accesso, come da progetto, era prevista in un altro punto di via Francesco Paga. Quella strada, però, non è mai stata realizzata a spese di Zamparini ed ora tutti possono verificare direttamente che Altrabenevento aveva ragione: il progetto di pista ciclabile, opera pubblica, è stato modificato per consentire l’accesso al parcheggio di Maurizio Zamparini in modo che lo stesso sia formalmente inserito tra quelli a disposizione del Centro Commerciale.

Notizia collegata: Pure la pista ciclabile sacrificata al Centro Commerciale

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