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PURE LA PISTA CICLABILE SACRIFICATA AL CENTRO COMMERCIALE

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Nel calcolo dei parcheggi che hanno consentito l’apertura dell’Ipermercato, c’è anche l’area di sosta realizzata oltre la ferrovia con l’occupazione di un tratto del percorso della pista ciclabile.
Il presidente della Provincia, Carmine Nardone sostiene che la pista ciclabile non è la strada di accesso al parcheggio, ma allora non si comprende da dove dovrebbero entrare le auto.

Il Mattino 25/10/2006

ALTRABENEVENTO ADDEBITA ALLA PROVINCIA OMISSIONI NELLA VICENDA ZAMPARINI
«Sull’ipermercato anche Nardone si è distratto»

«Il Centro Commerciale Zamparini ha aperto e subito si evidenziano i problemi preannunciati.
Sabato e domenica il traffico si è bloccato lungo tutte le strade di accesso con disagi notevoli per i clienti dell’Ipermercato e degli esercizi commerciali della zona, per i residenti ed anche per gli ammalati del vicino ospedale, ma il Comitato di quartiere Pezzapiana rimane muto». «Torna a farsi sentire l’associazione «altrabenevento», con Gabriele Corona.
Domenica, MANDI e IPERCOOP hanno aperto nonostante il divieto dell’Ufficio Commercio, perchè Zamparini e la Lega delle Cooperative possono tranquillamente pagare 1.000 euro di multa a testa. Invece i commercianti locali associati all’Ipermercato e che speravano di trarre beneficio dal sodalizio con l’imprenditore friulano, sono rimasti chiusi come gli altri negozi cittadini.
Ora protestano le Associazioni dei Commercianti che però finora sono rimaste colpevolmente in silenzio, si sveglia anche la Confesercenti che aveva prodotto un ricorso al TAR contro questo Ipermercato che poi è misteriosamente sparito.
Con il Centro Commerciale in attività diventa comprensibile a tutti anche la questione dei parcheggi.
L’apertura della grande struttura di vendita è stata autorizzata per una superficie di vendita di circa 12.000 mq e quindi 24.000 mq di parcheggi nell’area destinata a commercio. Ma tutti hanno potuto notare che appena si accede all’area antistante l’Ipermercato gli ausiliari del traffico indirizzano i clienti verso il parcheggio di destra che però è il parcheggio del Parco Fluviale e che pertanto non potrebbe essere utilizzato a servizio del Centro Commerciale.
La Giunta D’Alessandro, con la delibera 84 del 2 maggio scorso, autorizzò Zamparini ad annettere quel parcheggio all’area commerciale in cambio della rinuncia ai parcheggi sui reperti archeologici.
Con la Giunta attuale, invece, l’imprenditore ha realizzato 8.000 mq di parcheggi sull’area archeologica e poi è stato anche autorizzato ad utilizzare il Parcheggio del Parco Fluviale, a gratis. E risultano ancora più chiari i vantaggi per Zamparini se si tiene conto che gli altri parcheggi computati nel calcolo delle aree di sosta previste dalla legge Regionale, sono praticamente inesistenti.
Addirittura il parcheggio realizzato dall’altra parte della Ferrovia che non si poteva calcolare tra quelli asserviti al Centro Commerciale perchè non è fisicamente e funzionalmente contiguo ad esso, è tuttora inutilizzato.
Ed infatti non ci sono neppure i cartelli che indicano l’accesso a quell’area di sosta, a fianco all’ex casello ferroviario del famoso Km 100.
Si nota, inoltre, che la stradina di accesso a quell’area di sosta non è asfaltata, perchè si tratta del tracciato della pista ciclabile per il quale la Provincia paga il fitto alle Ferrovie. Ma veramente il presidente della Provincia che conosce bene la zona, non si è accorto che Zamparini ha occupato illegittimamente la pista ciclabile con un strada di accesso ad un parcheggio inutile?. Veramente il grave fatto è sfuggito anche al famoso satellite, vanto di Nardone e del cda del MARSEC?

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Il Quaderno 25/10/2006 :: 16:0:7

Benevento, Iper: Nardone sdegnato con Corona dopo le accuse ricevute

Il presidente della Provincia di Benevento Carmine Nardone risponde in maniera dura a Gabriele Corona di Altrabenevento. Nardone fa riferimento ad un’intervista pubblicata oggi sul quotidiano “Il Mattino” in cui Corona aveva parlato di una Provincia distratta rispetto al problema parcheggi dell’ iper “I Sanniti”.

“In riferimento alle gravi affermazioni di Altrabenevento – si legge in una nota della Rocca dei Rettori – circa una presunta occupazione più o meno abusiva da parte della ditta Maurizio Zamparini di una parte della pista ciclabile Benevento – Pietrelcina in corso di realizzazione da parte della Provincia, il presidente della Provincia stessa Carmine Nardone, nel respingere con sdegno e vigore tali insinuazioni, fa presente quanto segue.

La ditta Zamparini chiese con lettera alla Provincia in data 2 agosto 2005 di accedere provvisoriamente ad un fondo di proprietà della Provincia in via Valfortore per realizzare un parcheggio al di là della linea ferroviaria Benevento-Foggia. Tale richiesta fu accolta con provvedimento formale n. 9783 del 5 agosto 2005 a firma del dirigente del Settore infrastrutture che però impose al richiedente numerose prescrizioni. Successivamente, la ditta stessa, in data 28 settembre 2006, ha richiesto una proroga all’autorizzazione provvisoria già concessa dichiarando di non aver ultimato i lavori del parcheggio: anche tale richiesta è stata accolta con provvedimento formale n. 10641 del 29 settembre 2006 a firma del dirigente di Settore che, insieme ad alcune prescrizioni, assegnò 60 giorni di tempo, a far data dalla notifica al richiedente, per la validità del consenso all’accesso provvisorio”.

“Sono pertanto – ha concluso Carmine Nardone – completamente fuori luogo dietrologie, battutine e accuse di sviste interessate della Provincia sulla vicenda del parcheggio della ditta Zamparini. La Provincia è sempre disponibile, nei limiti del possibile, a risolvere i problemi e lascia volentieri ad altri il compito di crearli ad arte.”

Nell’articolo apparso su “Il Mattino”, Corona ha fatto riferimento ai parcheggi realizzati dall’altra parte della Ferrovia.

“Si nota – si legge nell’intervista – che la stradina di accesso a quell’area di sosta non è asfaltata, perché si tratta del tracciato della pista ciclabile per il quale la Provincia paga il fitto alle Ferrovie”.
“Ma veramente – si è chiesto Corona – il presidente della Provincia, che conosce bene la zona, non si accorto che Zamparini ha occupato illegittimamente la pista ciclabile con una strada di accesso ad un parcheggio inutile? Veramente il grave fatto è sfuggito anche al famoso satellite, vanto di Nardone e del cda della Marsec?”

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Il Mattino 27/10/2006

PISTA CICLABILE, INTERVIENE «ALTRABENEVENTO»
«Inevitabile la riduzione dell’area di vendita»
Accesso ai parcheggi, contestate le argomentazioni addotte da Nardone

«Il presidente della Provincia si mostra risentito ma conferma che Zamparini usa abusivamente la pista ciclabile come strada di accesso al parcheggio a servizio dell’Ipermercato. Ora il sindaco deve ulteriormente ridurre la superficie di vendita del centro commerciale per mancanza di parcheggi».
L’apertura della struttura commerciale non ha demotivato «Altrabenevento» Ed, infatti, Gabriele Corona ricorda che Nardone ha precisato che l’imprenditore friulano è stato autorizzato solamente ad occupare, temporaneamente, il tratto di ferrovia dismessa destinato a pista ciclabile, per l’accesso dei mezzi necessari alla realizzazione di un parcheggio a servizio dell’Ipermercato. Quindi la stradina sterrata che da via Valfortore, all’altezza del vecchio casello ferroviario Km 100, porta oggi al parcheggio già asfaltato realizzato tra il fiume Calore e la linea Ferroviaria Benevento-Foggia, è solo una strada di cantiere che dovrebbe essere utilizzata solamente dagli addetti ai lavori.
«E allora correggo le domande a Nardone: come mai la Provincia, nonostante il satellite, non si accorge che quel tratto di pista ciclabile, concessa temporaneamente in uso solo per l’accesso al cantiere, non è transennata? Come mai la Provincia non si accorge che quel tratto di pista ciclabile, è diventata la strada aperta a tutti per il libero accesso ad un parcheggio privato? Comunque ringrazio Nardone perchè con la sua precisazione mi consente di porre anche qualche altra domanda al sindaco, Fausto Pepe. Quel parcheggio di circa 5.200 mq., conteggiato tra quelli a servizio dell’Ipermercato, ha un solo accesso, quello dalla pista ciclabile, che però, secondo il presidente della Provincia, non è stata mai concessa in uso per tale funzione.
Allora, da dove dovrebbero entrare le auto da lasciare in sosta? Possibile che il Comune abbia autorizzato la realizzazione di un parcheggio senza la strada di accesso? I tecnici che recentemente hanno effettuato il collaudo della struttura, come mai non si sono accorti che quel parcheggio è isolato tra la casa, il fiume e la ferrovia, senza alcuna possibilità di accesso?».
Per «Altrabenevento» una cosa è certa: il parcheggio non è “fisicamente e funzionalmente contiguo all’Ipermercato”, come impone la Legge Regionale 1/2000, per la presenza della linea ferroviaria e non ha accessi, quindi non può essere conteggiato tra le aree di sosta a servizio di quel Centro Commerciale. Pertanto l’Ipermercato non dispone di 24.000 mq di parcheggi ma solo di 18.800 mq come può essere verificato proprio grazie al satellite MARSEC.
Ne consegue che la superficie di vendita, che secondo la legge regionale 1/2000 deve essere pari alla metà delle aree di sosta, deve essere ridotta a 9.400 mq., invece di 11.800 come autorizzato con la delibera di Giunta comunale n. 150 del 12 ottobre.

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