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Incendio, inquinamento ed ignavia!

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copia-di-provoloni-e-salumi500ALTRABENEVENTO: Comunicato del 4 agosto 2009
INCREDIBILE:il capannone Barletta è stato dissequestrato dal 2 luglio, ma ancora non vengono rimossi i materiali puzzolenti ed inquinanti lasciati alle intemperie.
La Conferenza dei Servizi tra Comune di San Giorgio, ASL, ARPAC e Carabinieri, per decidere cosa fare, si terrà domani, 5 agosto, dopo 74 giorni dall’incendio.

Il 23 maggio scorso a San Giorgio del Sannio, il deposito del supermercato Barletta prendeva fuoco bruciando ininterrottamente per tre notti e due giorni e producendo un gravissimo inquinamento dell’aria e di tutto l’ambiente circostante dove vivono diverse famiglie. Alcune signore che abitano la casa confinante con il capannone, anch’essa danneggiata dal fuoco che ha completamente bruciato la loro auto, in questi due mesi si sono rivolte più volte al Comune ed alle autorità preposte per chiedere la rimozione dei materiali bruciati (plastiche, carta, legno, salumi, varie confezioni di alimentari, detergenti e prodotti chimici) che invece sono tuttora sotto il sole e la pioggia.
Gli Enti preposti non si sono degnati di rispondere in alcun modo, neppure a seguito di sollecitazioni a mezzo stampa, e qualche amministratore ha fatto sapere, informalmente, che nessun intervento è possibile perché l’area è sottoposta a sequestro giudiziario.
Ma questo non è vero! Il magistrato che cura l’indagine, ha dissequestrato il capannone il 2 luglio scorso, ma da allora non è stato neppure presentato all’ASL e all’ARPAC il piano per la rimozione del materiale bruciato di cui non sono stati neppure prelevati i campioni per gli esami. Sono stati posizionati dall’Arpac gli strumenti per verificare la dispersione di alcuni inquinanti, ma non per misurare la diossina prodotta dalla combustione dei materiali presenti nel deposito.
E solo domattina, dopo 74 giorni dal disastro, si incontreranno sul Comune di San Giorgio del Sannio, il Sindaco, il medico della ASL, il tecnico dell’ARPAC e il comandante della stazione dei carabinieri, per decidere cosa fare.
Si tratta di ritardi gravissimi perché riguardano la tutela della salute pubblica, ma a San Giorgio del Sannio nessun amministratore o rappresentate politico ne parla, né di maggioranza né di opposizione, neppure l’on. Mario Pepe, l’assessore provinciale all’Ambiente, i giovani di Rifondazione Comunista o gli aderenti al partito di Antonio Di Pietro. Per fortuna diversi liberi cittadini hanno deciso di collaborare con Altrabenevento per la presentazione di un Dossier di denuncia su questa incredibile vicenda.
presidente- Gabriele Corona

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