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Capannoni abusivi: Zamparini insiste per la sanatoria in coincidenza con la proposta di PUC

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zamparini-se-la-ride(Da Il Mattino del 22/03/2009)

Il 26 febbraio la Giunta ha approvato la proposta di Piano Urbanistico Comunale e da allora si susseguono rilievi e critiche soprattutto da parte delle associazioni ambientaliste e dei consiglieri di opposizione. La prima polemica l’ha sollevata l’associazione «Altrabenevento» che ha denunciato il tentativo di utilizzare il Puc per sanare i tre capannoni abusivi realizzati su un’area destinata a parco fluviale attigua all’ipermercato «I Sanniti». L’imprenditore Zamparini, infatti, in cambio della concessione edilizia per realizzare un parcheggio in area parco a servizio dell’ipermercato, si era impegnato ad abbattere i tre manufatti entro settembre 2005 ma ciò non è avvenuto. Ad ottobre 2006 Zamparini ha rinnovato quell’impegno con l’amministrazione di centrosinistra, ma i tre capannoni sono rimasti al loro posto; e ad ottobre 2007 Zamparini ha chiesto di rivedere gli accordi perchè l’abbattimento dei tre fabbricati avrebbe comportato solo un inutile danno visto che oramai il Parco Fluviale in quella zona non può essere realizzato a causa dell’espansione dell’area destinata alle attività produttive. Ma il Comune ha rifiutato ogni trattativa sostenendo che l’ente non rinuncia al Parco Fluviale e pretende il rispetto degli accordi: per questo ha anche presentato istanza al Tar. Il nuovo Puc, però, come ha fatto rilevare «Altrabenevento», estende l’area destinata alle attività produttive anche ai suoli sui quali sorgono i tre capannoni e riduce ulteriormente l’area destinata al Parco Fluviale, ma l’assessore all’Urbanistica, Miceli, si è affrettato a dichiarare che si è trattato di un errore. Un elemento nuovo si aggiunge però alla discussione e potrebbe cambiarne il senso. Infatti, il tre marzo, cioè quando la delibera del Puc veniva affissa all’albo pretorio, la società Becom srl il cui amministratore è Andrea Maurizio Zamparini, titolare anche di “Mandi” e figlio del patron del Palermo, ha inviato al Comune una formale lettera con la quale chiede la sanatoria per i tre capannoni. Si tratta, per l’esattezza, di una «Istanza di regolarizzazione di un insediamento produttivo composto da n. 3 capannoni, di cui due completamente costruiti ed attualmente occupati … realizzati in forza di regolare concessione edilizia n. 7133 del 4 febbraio 2002». Nella sostanza Zamparini torna a sostenere che i tre fabbricati sono legittimi e contesta nuovamente l’obbligo ad abbatterli. Per questo ha chiesto all’amministrazione Comunale un apposito incontro fissato per giovedì 12 marzo e poi rinviato a nuova data.

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