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Annullato il provvedimento disciplinare a Gabriele Corona: erano veri i fatti denunciati relativi alla chiusura del centro “E’ più bello insieme”

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Il giudice del lavoro annulla il secondo provvedimento disciplinare del Comune di Benevento a Gabriele Corona, presidente di Altrabenevento, che nel 2018 aveva espresso solidarietà ai disabili e le loro famiglie. Le critiche rivolte all’amministrazione Mastella erano argomentate e riferite a fatti veri.

Comunicato stampa del 4 maggio 2021

Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Benevento, dott.ssa Cecilia Angela Ilaria Cassinari ha annullato il provvedimento disciplinare con il quale il Comune di Benevento a dicembre 2018 aveva “sospeso dal soldo e dal servizio per 10 giorni” il dipendente Gabriele Corona per un comunicato di solidarietà ai disabili del centro “E’ più bello insieme” scritto a nome dell’associazione Altrabenevento.

Il giudice accogliendo il ricorso presentato da Corona assistito dagli avvocati Daniela Sarracino e Maurizio Zeoli, ha emesso ieri, 3 maggio, una lunga ed articolata sentenza con la quale condanna il Comune a restituire le somme trattenute, con interessi e rivalutazioni, e a pagare le spese di lite.

Con il comunicato ‘incriminato’ del 14 agosto del 2018, il primo del “Romanzo estivo: Mastella, i serpenti e i coniglietti”, Altrabenevento criticò il comportamento dell’amministrazione Mastella che aveva deciso di chiudere il centro per “inesistenti problemi igienici sanitari”, ma dopo le numerose proteste, annunciò lo “sfratto per morosità perché non risultano pagati diversi fitti arretrati” e poi per “presunti problemi economici del Comune che non consentirebbero, secondo Mastella, di poter anticipare ancora i contributi alle famiglie per il servizio di assistenza, riconosciuti dalla Regione Campania”.

Infine, il presidente di Altrabenevento scriveva: “In verità finora gli appalti per lavori e servizi dell’amministrazione Mastella non sono stati grandi esempi di trasparenza, efficienza e capacità amministrativa (per ultime, la gara per la riscossione dei tributi, quella per i servizi cimiteriali o quelle per i lavori finanziati con i fondi per la riqualificazione delle periferie). Ma c’è una gara ancora più significativa che riguarda proprio i servizi sociali, quella per lo SPRAR, cioè le attività per la integrazione dei richiedenti asilo. Il servizio finanziato dal Ministero dell’Interno con un milione di euro per tre anni è stato di recente assegnato alla cooperativa sociale Esculapio di Marano, in provincia di Napoli, che vuole utilizzare la struttura ex conigliera di contrada San Chirico. Come ha fatto l’amministrazione Mastella ad autorizzarne l’uso? E come è arrivato Esculapio a Benevento?”

Per queste dichiarazioni, l’Ufficio Provvedimenti Disciplinari del Comune di Benevento su richiesta del dirigente Alessandro Verdicchio, sospese dal servizio Gabriele Corona per “condotta non conforme a principi di correttezza verso i superiori e la violazione dell’obbligo di fedeltà” perché “i fatti narrati dal lavoratore, suscettibili di arrecare danno economico alla reputazione e all’immagine dell’Ente,non rispondono a criteri di veridicità ed obiettività … il tono è volutamente ed eccessivamente scandalizzato e riferisce notizie false”

Il giudice Cassinari, dopo aver trattato con estrema chiarezza la ricognizione sulla giurisprudenza di legittimità sui limiti per l’esercizio del diritto di critica del dipendente nei confronti del datore di lavoro, ha accertato innanzitutto che “il comportamento addebitato al Corona non eccede i limiti della continenza sostanziale” perché tutti i fatti trattati nel comunicato erano veri (Non c’erano problemi igienici tali da chiudere il centro e la cooperativa vantava crediti nei confronti del Comune).

Il giudice riconosce, inoltre, che “sono stati rispettati i criteri della continenza formale” perché “gli espedienti retorici e il linguaggio utilizzati sono formalmente rispettosi delle regole della civile convivenza, critici ma non volgari e/o offensivi. … e gli interrogativi posti in conclusione del pezzo, non costituiscono l’accostamento di episodi e soggetti estranei fra loro, artatamente e gratuitamente finalizzato a gettare una luce negativa sul datore, né si sostanziano in mere illazioni. Al contrario, sono evidentemente finalizzati a mettere in rilievo aspetti problematici della gestione delle gare d’appalto, e ciò in funzione di un esame critico degli atti adottati dal Comune da parte del pubblico al quale l’associazione Altrabenevento (e non il Corona personalmente) si rivolge”.

Infine, si legge in sentenza “rispetto a tutte le affermazioni contenute nel comunicato stampa sussiste il requisito della pertinenza, ovvero di un interesse giuridicamente rilevante alla relativa manifestazione. In proposito, va ribadito che il Corona ha tenuto le condotte contestate non a titolo personale, bensì in qualità di presidente di un’associazione … . Tale attività di “pubblica denuncia” è, invero, proprio una delle principali che l’associazione svolge per il perseguimento dei propri scopi, e il suo esercizio da parte del Corona trova copertura costituzionale nelle previsioni degli artt. 2 e 21 della Carta fondamentale”.

Pertanto il giudice del lavoro così conclude: “Alla luce delle considerazioni sopra riportate non può dunque imputarsi al Corona, quale presidente dell’associazione ‘Altrabenevento’, alcun comportamento disciplinarmente rilevante, dal momento che ha legittimamente esercitato il diritto di critica entro i limiti (di continenza e pertinenza) consentiti”.

La presidente, Sandra Sandrucci

Tutte le puntate del Romanzo estivo “mastella, i serpenti e i coniglietti” 

 

 

 

 

 

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