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Dati sbagliati, la ASL conferma le critiche di Altrabenevento. L’amministrazione Mastella deve chiarire il rapporto con le società di Piero Porcaro

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La ASL riconosce che Altrabenevento ha avuto ragione: la confusione dei dati sul contagio è stata determinata da un errore di riporto dei positivi tra tabelle e dall’inserimento dei dati di un laboratorio non accreditato. Significativo l’attacco del Centro Delta

Comunicato stampa del 18 dicembre 2020

Il direttore generale e la direttrice sanitaria della ASL di Benevento hanno spiegato in conferenza stampa che effettivamente i dati sui contagiati forniti quotidianamente sono stati confusi, in parte carenti o sbagliati per alcune ragioni: mancato coordinamento con l’Ospedale San Pio; errore di riporto dalla tabella utilizzata fino al 2 novembre al report grafico pubblicato dal 3 novembre; inserimento di dati da parte di laboratori privati non autorizzati.

Sono esattamente le osservazioni critiche formulate diverse volte da Altrabenevento con interventi a mezzo stampa e note ufficiali.

Sul rapporto tra ASL e laboratori privati c’è da registrare anche l’intervento del direttore del Centro Delta, il dott. Piero Porcaro, che ha attaccato la ASL per il mancato inserimento tra i laboratori regionali accreditati per i tamponi anticovid.

Porcaro ammette che il Centro Delta ha effettuato tamponi regolarmente pagati da privati prima dell’inserimento nell’elenco regionale del 15 dicembre. Deve ora precisare quanti tamponi hanno fatto; se erano solo molecolari o anche transgenici; se li hanno effettuati anche per Enti pubblici; se i risultati sono stati trasmessi alla Unità di Crisi della Regione Campania ed inseriti tra i dati ufficiali dei contagiati.

La chiarezza su questi famigerati tamponi, i loro risultati e le misure sanitarie conseguenti è assolutamente necessaria. Abbiamo il diritto di sapere cosa è successo perché proprio sugli esiti dei test sono state disposte le quarantene e sui dati complessivi sono state decise misure restrittive (chiusura di servizi pubblici e attività private, limitazione degli spostamenti).

Abbiamo anche il diritto di sapere che fine ha fatto il tampone salivare breve annunciato con grande soddisfazione alla stampa nazionale come prodotto di eccellenza del Sannio perché inventato dalla società Genus Biotech del professore Salvatore Vito e dello stesso Piero Porcaro, sostenuta dalla Università del Sannio.

Sulla girandola di test anticovid (molecolari, antigenici, salivari, sieriologici, brevi, rapidi, ecc,) effettuati dalle società del dottore Piero Porcaro (Centro Delta, Genus Biotech, Tecnobios, Consorzio Sannio Tech) qualche spiegazione dovrebbe darla anche il sindaco Mastella.

In particolare l’ex ministro della Giustizia dovrebbe spiegare quali servizi rendono al Comune o ad altri Enti e società pubbliche o partecipate, queste imprese considerato che tra i soci c’è anche l’assessore Maria Carmina Mignone.

Mastella, molto loquace sulle vicende politiche, deve dare qualche spiegazione anche su queste questioni che riguardano l’amministrazione pubblica della città.

La presidente Sandra Sandrucci

 

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