ATTENZIONE: La pubblicazione degli articoli continua sul sito www.altrabeneventopossibile.it
You Are Here: Home » Amministrazione Mastella » Mistero 160 alloggi a Capodimonte, Mastella “resuscita” il progetto. Chi lo aveva “ucciso” ?

Mistero 160 alloggi a Capodimonte, Mastella “resuscita” il progetto. Chi lo aveva “ucciso” ?

Stampa questo articolo Stampa questo articolo

La Pubblica Amministrazione deve produrre atti ed invece sui 160 alloggi di Capodimonte e il mega progetto di abbattimenti e ricostruzioni, Mastella parla solo con indiscrezioni contraddittorie alla stampa.

Da il Sannio Quotidiano del 8 luglio 2020

Housing sociale, progetto resuscitato.  Vertice a Napoli con regione e CDP per integrare i fondi: si sale a 31 milioni
Ora però sarà battaglia legale per far fuori Pessina e permettere il subentro del secondo in graduatoria
di Antonio Tretola

Fumata bianca dal vertice a Napoli cui hanno partecipato il sindaco Clemente Mastella, l’assessore all’Urbanistica Discepolo, la funzionaria regionale Donata Rizzino, un dirigente di Cassa Depositi e Prestiti e collegati in videoconferenza il dirigente all’Urbanistica Iadicicco e l’assessore al Patrimonio Serluca.

Le parti si sono promesse di riaggiornarsi tra 15 giorni, purtuttavia l’amministrazione ha ricevuto segnali positivi sulla possibilità che la Regione autorizzi la ripartenza dell’housing sociale di Capodimonte e Cassa Depositi sia parte finanziaria del mega progetto di edilizia popolare.

Il Sindaco ha puntato proprio su questo aspetto: per persuadere il colosso CDP a diventare il principale sponsor economico del progetto ha tessuto le lodi di un investimento che “ha un’importante valenza sociale”. Piazze, orti urbani, posti auto, opere di urbanizzazione per un rione dove l’amministrazione ha investito poco in questi anni proprio in previsione di un riammodernamento che sarebbe arrivato con l’housing sociale. Poi tutto si è fermato.

Ora Palazzo Mosti vuole resettare e ripartire. Per rendere più attrattivo l’investimento, il dirigente Iadicicco ha proposito che i sottotetti siano costruiti direttamente dall’Acer (ex IACP) con la detrazione al 110% prevista dal bonus del decreto Rilancio.

Proprio il recupero dei 28 sottotetti era una delle fasi programmatiche dell’intervento che in tutto prevede la costruzione di 132 alloggi e un costo di poco superiore ai trenta milioni di euro, di cui un terzo è in cassa con il finanziamento pubblico a fondo perduto. Mancano dunque 20 milioni di euro e solo la garanzia di una partnership con Cassa depositi ridarebbe smalto al progetto. È l’accordo di massima ieri è stato ottenuto, sebbene con la condizione di un’ulteriore analisi delle condizioni tecniche preliminari.

Ad esempio deve scendere il costo di costruzione al metro quadro e devono diventare meno onerosi gli oneri di urbanizzazione.

Una prima concessione del Comune sarebbe quella di eliminare parcheggio interrato e-visti gli ampi spazi-autorizzarne uno a raso. Una modifica che da sola consente un risparmio di mezzo milione di euro.

Altro capitolo è quello della ditta aggiudicatrice. La Pessina costruzioni ha scritto al Comune di non avere la possibilità di rispettare gli impegni assunti. Ma resta aggiudicataria. Il Comune ha chiesto un parere alla avvocato Abbamonte per verificare le condizioni di legali per estromettere la Pessina e consentire il subentro di Rillo costruzioni che si classificò seconda al bando.

*****************

Da Il Mattino del 8 luglio 2020

Piano alloggi, sos del Comune alla Cassa Depositi e Prestiti
di Gianni De Blasio

In ballo vi sono circa 12 milioni, per l’esattezza 11.847.725,76 euro, fondi erogati dalla Regione per un mega intervento di edilizia residenziale, per dotare la città di 160 alloggi. La STAT srl, aggiudicataria provvisoria dell’avviso pubblicato dal Comune di Benevento in data 15 aprile 2019, vorrebbe utilizzarli per il “PUI”  programma unico di interventi di riqualificazione urbana. Ma, l’amministrazione comunale è orientata a conservarli alla loro destinazione originaria, alla realizzazione del Programma Regionale di Edilizia Residenziale Sociale.

Questo è messo ieri da un vertice in videoconferenza cui hanno preso parte l’assessore regionale Bruno Discepolo con la dirigente Donata Vizzino, il sindaco Clemente Mastella, l’assessore Maria Carmela Serluca il dirigente Antonio Iadicicco, nonché funzionari della Cassa depositi e prestiti e del fondo immobiliare Esperia, partecipato dal Fondo investimenti per l’Abitare (Fia) gestito da CDP. Il programma prevede la costruzione di 132 alloggi, oltre alla riqualificazione di aree a verde attrezzato ed impianti sportivi di una piazza e parcheggi a Capodimonte. Che rischiava di sfumare causa delle lungaggini accusate dall’ex IACP ora ACER. Almeno così la pensata l’amministrazione Mastella che sin dall’inizio del mandato, ha affrontato la problematica revocando la delega conferita all’IACP dalla precedente amministrazione.
I NUMERI
Rilevanti i dati economici del Programma Insediativo: realizzazione di 132 alloggi di edilizia sociale destinati alla vendita, di cui 91 a mercato libero e 41 con patto di futura vendita; recupero e ristrutturazione di 28 alloggi di edilizia sociale destinati alla locazione; realizzazione del sistema dei servizi (in piazza, locali commerciali, attrezzature sportive, urbanizzazioni primarie e secondarie). Il costo totale dell’intervento era di circa 34 milioni di cui 9,8 circa a carico del governo, circa 9,1 a carico della Regione attraverso un fondo di rotazione e i restanti 15 milioni a carico del soggetto attuatore privato. Fu dichiarata vincitrice l’associazione temporanea di imprese costituita al 90% della ditta Pessina di Milano e per il restante 10% dalla ditta Rillo di Ponte. Ma Pessina dopo aver tergiversato, farà sapere di non essere più interessata.

Ora si spera di recuperarlo, azionando diverse leve innanzitutto per ridurre l’importo dell’intervento senza andare a scapito della qualità e della quantità. Il costo unitario ammonterebbe a circa 180mila euro per alloggio, somma spropositata per il tipo di edilizia a farsi. Ma, a parere del dirigente Iadicicco, i sottotetti potrebbero essere realizzati dall’Acer sfruttando l’ecobonus del 110%; invece del parcheggio interrato realizzarne uno a raso e, con ulteriori accorgimenti, la cifra dei 34 milioni originari potrebbe ridursi a 26-27.

Il che significa che il soggetto attuatore potrebbe trovare convenienza in quanto dovrebbe sborsare all’incirca 5 milioni.

Oltre a ridursi l’importo, si gioverebbe anche di tassi di interesse più favorevoli. Inoltre, il soggetto attuatore potrebbe essere anche oggi una sorta di ATI, una compartecipazione tra l’impresa Rillo, già associata di Pessina, e il fondo Esperia della Cassa depositi e prestiti.

Ai funzionari della Cassa, non a caso, il sindaco Mastella ha rimarcato che, quale società controllata dal MEF, essa svolge pure una funzione sociale, pertanto gli ha invitati a riflettere bene prima di fornire un’eventuale indisponibilità.

Nel contempo, verifiche effettuerà la Regione e un parere pro-veritate elaborerà l’avvocato Andrea Abbamonte circa il ruolo che potrebbe continuare a ricoprire l’impresa Rillo.

Condividi su:
  • Twitter
  • Facebook

© Altrabenevento

Scroll to top