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La Casta si tutela: Barbato solo censurato

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Al Senato: sputi, champagne e mortadella. Dopo un mese, solo censure ai senatori Barbato, Strano e un richiamo per Gramazio. Tre studenti così “discoli” sarebbero stati espulsi.

Roma, 28 feb. (Apcom) – Una censura per i senatori Tommaso Barbato dell’Udeur e Nino Strano di An e un richiamo formale per il collega di partito Domenico Gramazio. E’ quanto ha deciso oggi il Consiglio di presidenza del Senato giudicando “gravissimo” il comportamento tenuto dai senatori Barbato e Strano nei confronti del senatore Nuccio Cusumano, poi ‘cacciato’ dall’Udeur per aver votato la fiducia al governo Prodi, nel corso della seduta del 24 gennaio scorso. In quella seduta il governo Prodi cadde e si aprì la crisi di governo che ha poi portato ad elezioni anticipate. Il Consiglio di presidenza, riunitosi sotto la guida del presidente Franco Marini, “esprime – si legge nella delibera approvata oggi all’unanimità – la propria forte censura per l’accaduto”, deplorando “nella maniera più ferma e severa” il comportamento degli stessi senatori che hanno inammissibilmente turbato l’ordine della seduta e hanno messo a repentaglio il decoro dell’Istituzione, come è apparso dalla vasta e negativa eco che dalla vicenda è seguita sui mezzi di informazione”.

Per quanto riguarda in particolare il senatore Barbato, sono state considerate inoltre “le particolari responsabilità che incombono” su un componente del Consiglio di Presidenza. Sempre nell’ambito di quanto avvenuto nella seduta del 24 gennaio, il Consiglio ha anche richiamato formalmente il senatore Gramazio “a un contegno corretto e dignitoso, come conviene all’Aula del Senato, pur in presenza di fatti politici di grande coinvolgimento”. Gramazio festeggiò la caduta del governo Prodi stappando bottiglie di champagne. Strano ‘divorò′ in aula alcune fette di mortadella, con riferimento al nomignolo dispregiativo del presidente del Consiglio.

Il Consiglio ha infine preso atto che “l’avvenuto scioglimento delle Camere non consente in questa fase altri tipi di sanzione”. E la senatrice Verde Loredana De Petris ha detto chiaramente di essere “poco soddisfatta di queste decisioni”. “In un periodo normale alla censura sarebbe seguita una sospensione di durata proporzionale alla gravità dei fatti – osserva la De Petris -. Prendo atto che le Camere sono sciolte e che la situazione è questa: resta il fatto che si doveva agire subito, che il provvedimento è stato tardivo”.

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