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I DS: ACCERTARE LA LEGITTIMITA’ ANCHE PER I LAVORATORI

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Salvatore Zotti, il segretario cittadino dei DS, ci ha fatto pervenire questo interessante contributo alla discussione sulle varie questioni relative alla localizzazione dell’Ipermercato Zamparini in via Valfortore.
Interessante anche il richiamo alla necessità di garantire la legittimità dell’intervento per garantire l’occupazione.

L’Ipermercato di Pezzapiana La vicenda dell’ipermercato Zamparini si presenta complessa e, probabilmente, viziata da un “peccato originale” che ha determinato una serie di atti poco chiari: mi riferisco alla variante al piano di lottizzazione della zona industriale di via Valfortore con cui i lotti vennero accorpati in un unico lotto. Questa variante ha concluso l’iter? E’ conforme al PRG? Prevede gli standards di legge, tra cui i parcheggi prescritti dalla L.R. n.1/2000 per la grande distribuzione, e la viabilità con le caratteristiche stabilite dalla stessa legge? Forse proprio dalle carenze della pianificazione derivano le difficoltà incontrate, poi, per la viabilità e i parcheggi. Queste ultime sono, comunque, opere di primaria importanza e la loro previsione ed efficienza rappresentavano una condizione imprescindibile per il rilascio delle autorizzazioni; peraltro non sono opzioni politiche ma obblighi di legge, per cui all’atto del collaudo bisognerà accertarsi che siano state realizzate.
L’ufficio di vigilanza edilizia incaricato ad effettuare tali verifiche non può che rilevare lo stato dei luoghi (Perché tanta acredine verso i dipendenti del Comune che fanno il proprio dovere? Perché e a chi dà fastidio l’efficienza dell’ufficio di vigilanza?).
Non entro nel merito della prescrizione posta dalla Soprintendenza riguardante l’altezza – non credo che esistano diversi metodi per misurare l’altezza di una parete e qualsiasi “nuovo originale criterio” può costituire un utile precedente per altri casi – ma, in questa vicenda così intricata, mi limito ad analizzare due fatti riguardanti gli ultimi giorni che, ritengo, siano importanti per comprendere le dinamiche in atto.
Zamparini sarebbe disposto, per soddisfare gli standards dei parcheggi, a diminuire la superficie di vendita, anzi sembra che già abbia fatto comunicazione al Comune di una riduzione di circa 2000 mq. Ebbene, se è così, ritengo che una semplice comunicazione non sia sufficiente, ma che sia necessario chiedere una variante al Permesso di Costruire, con cui venga indicata l’ubicazione della superficie di vendita residua e la nuova destinazione dei 2000 mq (e non sono pochi) precedentemente destinati a superficie di vendita; finora non si è mai verificato che siano stati autorizzati neanche 20 mq senza precisarne la destinazione!
A metà settembre Zamparini ha presentato una DIA riguardante la maggiore altezza realizzata rispetto al limite posto dalla Soprintendenza. La DIA è stata certamente presentata come variante del Permesso di Costruire e ciò implica che i lavori siano ancora in corso. E’ evidente che, per consentire la verifica della conformità dell’opera realizzata con l’ultimo progetto presentato, la richiesta per avviare la procedura del collaudo potrà essere presentata solo dopo il perfezionamento della DIA e la successiva comunicazione di ultimazione dei lavori.
Dico questo per dare alle persone, cui è stato promesso di lavorare nell’ipermercato, e a tutti coloro che sono interessati a tutelare i posti di lavoro, e io non sono insensibile a tale problematica, le giuste informazioni circa i veri motivi dei ritardi, perché possano capire di chi sono le responsabilità, quali sono i tempi tecnici e che il lavoro promesso, già di per sé precario, rischia di diventare ancora più incerto se si resta nell’ambito della illegittimità (non è difficile immaginare quali potrebbero essere i provvedimenti che necessariamente il Comune dovrà adottare nel caso in cui si dovesse determinare un pericolo per la sicurezza stradale e la circolazione).
In realtà, chi insiste perché venga assicurata la legittimità dell’intervento lo fa nell’interesse dei lavoratori, perché venga garantito loro un posto di lavoro reale e sicuro, a fronte di chi, invece, su questa vicenda fa solo demagogia.

Ing. Salvatore Zotti

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