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Sequestro pini monumentali, necessarie le dimissioni di Mastella, Giorgione e Romano

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La magistratura costretta a sequestrare 352 alberi monumentali, patrimonio pubblico, che l’amministrazione comunale di Benevento voleva abbattere. Si devono dimettere subito il sindaco , l’assessore all’Ambiente e l’assessore alla Trasparenza e Anticorruzione

Comunicato stampa del 20 luglio 2021

La Guarda di Finanza ha sequestrato 352 pini monumentali di viale Atlantici, via Pacevecchia e via Rosselli, su richiesta della Procura della Repubblica per evitare l’abbattimento da parte del Comune di Benevento che invece dovrebbe tutelare il patrimonio pubblico.

Il Procuratore Aldo Policastro ha chiarito che sono indagati due funzionari per l’abbattimento immotivato di 12 pini nel 2019 ma il pericolo di ulteriori tagli distruttivi è ancora attuale perché disposto con la delibera della Giunta Comunale n. 41 del 3 marzo 2020, mai revocata.

Con quell’atto, il sindaco Mastella e gli assessori Antonio Reale, Mario Pasquariello, Oberdan Picucci, Maria Carmela Serluca, Raffaele Romano, Carmela Coppola e Maria Carmela Mignone, su proposta del dirigente Antonio Iadicicco, decisero “la rimozione di tutte le alberature lungo il viale degli Atlantici, via Pacevecchia e via Rosselli” a “tutela della salute pubblica”.

La gravissima decisione fu assunta a seguito di ripetute perizie di “valutazione visiva” assolutamente non idonee a dimostrare l’imminente pericolo, come segnalato più volte dal 2018 dall’associazione Altrabenevento con comunicati e diffide che il Movimento Benevento Città Verde ha allegato ai numerosi esposti alla Procura della Repubblica, insieme a perizie e valutazioni tecniche,

Nonostante i ripetuti inviti di questo Movimento, di Altrabenevento, di altri Comitati e numerosi cittadini l’amministrazione comunale non ha mai annullato o revocato quella delibera.

Anzi, l’assessore all’Ambiente, Gerardo Giorgione, ha più volte ribadito la necessità di procedere agli abbattimenti, a cominciare dai 24 pini considerati pericolosi da una recente perizia, che però non è condivisa dai consulenti della Procura della Repubblica, costretta ad intervenire con il sequestro per tutelare gli alberi che “appartengono al patrimonio verde e storico di Benevento”.

Il provvedimento dei magistrati, indipendentemente dai rilievi penali, è un atto di censura nettissimo per l’operato della amministrazione comunale guidata dal sindaco Clemente Mastella, ex ministro della Giustizia, che adesso deve rassegnare le sue dimissioni.

Devono lasciare l’incarico di amministratore pubblico anche l’avvocato Gerardo Giorgione (nella foyo), che tra l’altro risulta legale difensore di uno dei funzionari indagati, e l’assessore Raffaele Romano, generale in pensione della Guarda di Finanza, delegato alla Trasparenza e alla Anticorruzione che proprio per la sua indiscussa esperienza e capacità avrebbe dovuto con maggiore insistenza chiedere la revoca della delibera 41.

Movimento Benevento Città Verde,  Ambner De Iapinis

Altrabenevento, Gabriele Corona

 

 

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