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Fallito l’isolamento dei focolai Covid19. Clamoroso il caso della Polizia Municipale. Tacciono i sindacati legati all’amministrazione Mastella

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Sono  2.506  i contagiati da Covid19 nel Sannio dall’inizio di agosto. Il tracciamento dei casi positivi e la quarantena per isolare i focolai non ha funzionato. Il Comune di Benevento tra i maggiori focolai

Comunicato stampa del 26 novembre 2020

 Da questa estate il Governo, la Regione e le autorità locali hanno sempre ripetuto che per contenere il contagio da Covid19 bisognava immediatamente isolare i focolai, cioè mettere in quarantena i soggetti entrati in contatto con un caso positivo e fare immediatamente i tamponi.

Questo sistema è clamorosamente fallito: gli esiti dei tamponi arrivano tardi e la individuazione dei soggetti a rischio viene fatta dalla ASL e dai datori di lavoro con procedure lentissime anche per rimbalzi di responsabilità.

Clamoroso è il caso del Comune di Benevento. Dopo il primo contagiato alla segreteria del sindaco, il 16 settembre, il dirigente  Datore di lavoro, il Medico aziendale, il Responsabile per la sicurezza, Il Dirigente del settore, la Segretaria Generale e la ASL si sono rincorsi per diversi giorni, per stabilire chi doveva fare il tracciamento, cioè individuare i soggetti a rischio di contagio per contatti con il caso positivo,  disporre la quarantena e  programmare immediati tamponi.

La storia si è ripetuta per altri casi, soprattutto nella Polizia Municipale, con tempi di accertamento del contagio molto dilatato e quindi la estensione del focolaio, mentre qualcuno teorizzava la impossibilità di mettere in quarantena i vigili più a rischio e i sindacati CGIL, CISL e UIL tacevano.

Dopo il tredicesimo caso positivo tra gli agenti, il Medico aziendale, finalmente, ha proposto la quarantena per i colleghi che hanno avuto contatti più frequenti con il contagiato.

Bisognava arrivare a 20 contagiati al Comune di Benevento per rendersi conto che il tracciamento  doveva essere fatto immediatamente, senza rimbalzi di competenze e responsabilità?

Il sindaco Mastella, sempre impegnato a lanciare allarmi per il comportamento dei cittadini,  non commenta il disastro nella casa comunale ed in particolare alla Polizia Municipale che dipende proprio da lui, direttamente.

Evidentemente si è ricordato di questo particolare solo quando ha nominato il comandante Bosco Fioravante il quale recentemente ha commentato molto favorevolmente a mezzo stampa una delibera proposta dalla Segretaria Generale per attribuirgli ulteriori pieni poteri, ma l’atto, dopo due settimane, rimane sconosciuto perché non è pubblicato all’Albo Pretorio.

Solo la UIL, il sindacato di Bosco, la conosce e ovviamente la commenta positivamente, mentre interviene anche con pareri legali sulle sentenze che riguardano altri dipendenti non in sintonia con l’attuale comandante.  Tace, invece sui contagi al Comune che è diventato uno dei focolai più grossi del Sannio.

Anche  i sindacalisti CGIL e CISL i loro Rappresentanti per la Sicurezza dei Lavoratori non intervengono, neppure per denunciare la mancata applicazione delle norme anticovid  negli uffici dopo la dichiarazione di zona Rossa. 

Lo ha fatto la CUB ma altri non commentano, neppure tra i consiglieri di opposizione.

Questo succede al tempo di Mastella sindaco.      

La presidente Sandra Sandrucci


 

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