Affari su scuole e case popolari, a Benevento il ciuccio vola
Stampa questo articoloIl Mattino comincia la campagna pubblicitaria per il MIRACOLO della STAT: 5 scuole e 315 alloggi da ricostruire in 36 mesi senza oneri a carico del Comune, dei contribuenti e degli assegnatari, grazie al “dialogo competitivo” con una sola ditta.
Comunicato stampa del 27 giugno 2020
Il 4 giugno, ricordando gli affari edilizi in corso a Benevento (palazzo sul terminal di una ditta casertana, abbattimento e ricostruzione ex Inps da parte di una ditta irpino-venezuelana, altro cemento per servizi sulla Rotonda delle scienze ad opera di una società napoletana-avellinese), segnalammo che è in corso al Comune di Benevento una trattativa con la S.T.A.T. srl, una società milanese-napoletana, per abbattere e ricostruire 5 scuole e 324 alloggi di edilizia popolare, ma i consiglieri comunali non ne sanno niente. Un affare da 30 milioni di euro, per le scuole, ed altri 51 milioni per i palazzi di via Santa Maria degli Angeli e via Nuzzolo, con il coinvolgimento di un consorzio che associa anche 16 ditte edili locali.
Dopo qualche giorno rispose piccato l’assessore ai Lavori Pubblici, Mario Pasquariello per accusare Altrabenevento di “caccia alle streghe” con “trite e ritrite stucchevoli illazioni…” ed “allusioni al malaffare”. Ma dopo la solita difesa di rito dell’amministrazione Mastella, Pasquariello confermò la trattativa o meglio il “dialogo competitivo” con una ditta per abbattere le scuole, ma senza fornire informazioni precise e cifre sull’ammontare dell’affare.
Dopo i comunicati di Altrabenevento, i consiglieri comunali di opposizione, Italo Di Dio e Luca Paglia, hanno chiesto alla commissione consiliare Opere Pubbliche di convocare il dirigente per avere informazioni, ma finora non sono riusciti ad avere notizie o documenti.
Però, ieri il Mattino di Benevento, notoriamente bene informato da palazzo Mosti, ha pubblicato un lungo articolo per annunciare che un grande e magnifico progetto è stato predisposto dal Comune, per recuperare o riqualificare o adeguare, ammodernare, efficientare, abbattere e ricostruire scuole cittadine pericolose e 315 alloggi di edilizia popolare di proprietà comunale.
I lavori per ridare aule moderne ed ipertecnologiche agli insegnanti e alle famiglie, e case nuove ed efficienti agli assegnatari, sarà realizzato in 36 mesi senza costi a carico del Comune, dei contribuenti e degli inquilini.
Il miracolo lo realizzerebbe la società STAT srl (sede legale a Milano e sede operativa a Napoli) guidata dal Procuratore Speciale, Pietro Siena, un ex dipendente del Comune partenopeo.
Il Mattino spiega che la società opererebbe in città anche grazie al coinvolgimento del consorzio AICO (sede legale a Roma e sede operativa a Benevento), presidente Luciano Guerrera, e al presunto interesse del colosso Enel X.
Insomma, il Mattino conferma le notizie già fornite da Altrabenevento e descrive il magnifico progetto che prevede la costruzione di edifici di transito a via Santa Colomba (dove era prevista la famigerata piscina coperta del Programma Periferie) limitandosi a pubblicare la velina di Palazzo Mosti, senza porre domande e senza approfondire. Il giornalista, infatti, senza fare riferimenti ad atti o dichiarazioni ufficiali, conferma la spesa di 30 milioni per abbattere e ricostruire le scuole, ma poi aggiunge che la STAT si impegna a realizzare 400 (quattrocento) alloggi di “transito” per ospitare le famiglie durante l’abbattimento e la ricostruzione dei palazzi di Santa Maria degli Angeli e via Nuzzolo, senza indicare però i costi di questa operazione. Come fa la STAT che finora non ha mai realizzato affari così grossi, a garantire questo miracolo senza oneri a carico dei beneventani?
Non se lo chiede il giornalista e neppure approfondisce. Se lo avesse fatto avrebbe anche scoperto che il Comune di Benevento il 21 aprile scorso, ha chiesto alla Regione Campania di trasferire alla STAT i 18 milioni di euro già concessi nel 2014 per i 160 alloggi di Housing Sociale di Capodimonte. La Regione nel 2018 ha versato al Comune di Benevento anche l’anticipo di sei milioni di euro, ma i lavori non sono cominciati e non è stato pubblicato il bando che molte famiglie aspettano da decenni per l’assegnazione degli alloggi.
Ora si scopre che anche quegli alloggi dovrebbero finire nell’affare STAT che intanto, grazie alla collaborazione di un tecnico ex Iacp, già interessato allo sciagurato Programma di Recupero di via Galanti, sta tentando di convincere gli assegnatari di via Fontanelle a cedere subito il loro alloggio in cambio di future nuove case da realizzare sempre senza oneri.
Insomma, la STAT prepara due miracoli, uno con il Comune e l’altro con ACER (ex IACP) ma i consiglieri comunali e i sindacati inquilini non ne sanno niente.
Sandra Sandrucci, presidente di Altrabenevento