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Comitato “Giù le mani dal Terminal Bus”. Anche i commercianti contro il palazzo vicino alle mura longobarde .

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“No al palazzo sul terminal”. Il comitato muove i primi passi.

Da Il Mattino del 27 febbraio 2020 di Antonio Martone

Si è costituito ufficialmente ieri sera il comitato civico contro il palazzo sul terminal bus ed il trasferimento di quest’ultimo.
L’assemblea organizzata da «Altrabenevento» e particolarmente affollata, si è svolta presso il Consorzio Sale della terra in via S. Pasquale. Hanno dato la loro adesione Lap Asilo 31, il collettivo degli studenti pendolari, gli autisti dei pullman iscritti al Cub, «Civico 22», numerosi componenti del comitato di quartiere del centro storico, diversi commercianti e cittadini, oltre ai consiglieri comunali Italo Di Dio, Marianna Farese e Annamaria Mollica.

Un primo passo è stato compiuto proprio ieri con l’invio al ministero di un documento dove si richiede il blocco del progetto che prevede la costruzione di un edificio al posto del terminal. Si è in attesa, dunque, di una risposta. In cantiere, inoltre, una serie di manifestazioni con pendolari, studenti e altre componenti sociali. «Il Comune – dice Sandra Sandrucci, vicepresidente di Altrabenevento – ha deciso di approvare una richiesta avanzata dalla società Lumode per la realizzazione di un edificio di 5 piani sull’area occupata attualmente la la sosta dei pullman extraurbani. Di questo due piani saranno adibiti a parcheggio e tre per residenze, servizi e commercio. La struttura verrebbe realizzata con un intervento di 7 milioni rinvenienti dai fondi di riqualificazione periferia, in pratica fondi pubblici e 2 milioni a titolo privato, chiedendo in cambio di gestire questa opera per 30 anni, introitando tutti i fitti ed i proventi dei parcheggi. Ci sembra una cosa fuori luogo, per non parlare dei disagi per studenti e pendolari e il calo d’affari per tantissime attività del centro storico, via Perasso, piazza Castello e così via. Chiariamo anche che noi siamo favorevoli alla costruzione di un altro terminal nei pressi della stazione centrale, ma questo non vuol dire che dobbiamo trasferire quello di viale dei Rettori».

«Attualmente la mattina presso il terminal – spiega il commerciante Vittorio Russo – arrivano in mezz’ora circa 70 pullman per un totale di 3.500 persone tra lavoratori pendolari e studenti. Circa 2.500 di questi si spostano nella parte alta della città e quindi sono particolarmente agevolati nel muoversi in tempi brevissimi. Chiudendo il terminal di viale dei Rettori significa garantire il trasporto in mezz’ora dalla stazione alla zona alta. Per fare ciò occorrerebbero 25 pullman ed altrettanti autisti con alti costi di gestione. Inoltre tutto questo equivarrebbe anche ad aumentare il livello di inquinamento attuale per non parlare del flop di noi commercianti che già siamo alle prese con la crisi». «Nel portare avanti questo progetto – dice Giovanni Repola – è stato detto che noi commercianti avremmo due piani di parcheggio per potenziali clienti del centro storico. I conti non quadrano perché come noto è prevista anche la pedonalizzazione di piazza Risorgimento, di conseguenza si perderebbero questi posti, insomma non ci sarebbe alcun incremento».

Ricordiamo che il progetto preliminare per il trasferimento del terminal e la costruzione di un nuovo edificio è stato già approvato ed è stato chiesto ed ottenuto il relativo finanziamento tramite la Cassa Depositi e Prestiti, quindi nel giro di pochi mesi addirittura dovrebbero anche partire i lavori, quella del comitato, quindi è una corsa contro il tempo”

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