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Sandra Lonardo difende il progetto casertano per il palazzo sul Terminal Bus. Sorprendente la relazione del dirigente Iadicicco al Ministero .

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Comunicato stampa del 17 febbraio 2020

Dopo la presentazione del dossier di Altrabenevento sul programma per la riqualificazione delle Periferie e in particolare su progetto per la costruzione di un palazzo sul Terminal Bus, è intervenuta la senatrice del Movimento 5 Stelle, Sabrina Ricciardi per segnalare le criticità riscontrate dalla commissione di controllo ministeriale, soprattutto in merito ai tempi stabiliti dal cronoprogramma.

Hanno risposto, piccati, la senatrice Sandra Lonardo di Forza Italia e l’assessore all’Urbanistica del Comune di Benevento, Antonio Reale, dello stesso partito. I due ripetono le stesse motivazioni a difesa del progetto, contestate da più parti, e sostengono che i ritardi nella esecuzione sono dovuti soprattutto alla sospensione dei finanziamenti ministeriali comunicata all’amministrazione a settembre 2018. Dimenticano però di spiegare che dopo pochi mesi, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha autorizzato il Comune a procedere con le progettazioni esecutive e le gare per gli appalti da realizzare anche mediante finanziamento da richiedere alla Cassa Depositi e Prestiti.

Infatti, l’Ente si è attivato immediatamente ed ha già ottenuto il prestito di 7 milioni di euro destinato alla costruzione di un palazzo sul Terminal Bus, proposto dalla società Lumode di Gricignano di Aversa.

Invece, per il progetto di piscina coperta proposto dalla società Geses da realizzare vicino alla stadio Santa Colomba, non è stato neppure avviato l’iter per la progettazione definitiva. Il progetto preliminare non è firmato e ad esso sono allegati, per un clamoroso errore, alcuni documenti del progetto piscina coperta di Giardini Naxos (Catania).

Nella relazione inviata il 16 gennaio scorso alla commissione ministeriale di monitoraggio, il dirigente del Settore Urbanistica, Antonio Iadicicco, non spiega perché tale ritardo e riporta notizie “non aggiornate” anche sul progetto per l’Ostello della gioventù, proposto sempre dalla Geses.

Iadicicco, infatti, dopo aver ricordato che il preliminare approvato dal Ministero prevedeva “la realizzazione di una ricettività turistica a basso costo da offrire ai pellegrini che si recano presso il luogo natale di San Pio da Pietrelcina” sostiene che “attualmente sono in corso trattative per la cessione dell’immobile all’Università del Sannio per allocare attività comunque coerenti al progetto del programma”.

In realtà a dicembre 2018 l’ex convento è stato assegnato all’Università per attività didattiche, a marzo 2019 è stato firmato il contratto che prevede lavori di ristrutturazione a carico di Unisannio, (già iniziati) e ad ottobre scorso è stata inaugurata la prima parte agibile.

Come mai la relazione del dirigente Iadicicco pur essendo stata inviata a gennaio 2020 non “aggiorna” il Ministero sulla nuova destinazione di quell’immobile che non può più ospitare l’Ostello per i pellegrini inserito nel programma Periferie?

E’ il caso di ricordare, ancora una volta, che la società Geses è inattiva e a luglio 2016 aveva un capitale sociale di 40.000 euro, pure pignorato, e bilanci inesistenti ma si impegnava a realizzare con un proprio finanziamento di circa sei milioni di euro, la piscina coperta e l’Ostello. Quella promessa di finanziamento ha consentito al Comune di Benevento di ottenere una consistente premialità necessaria per inserire il Programma Periferie tra quelli da finanziare.

Tra pochi giorni il sindaco Mastella, dopo le infruttuose trattative con il PD, ritirerà le dimissioni e amministrerà ancora per un anno con a solita guerra guerreggiata con i suoi consiglieri dissidenti. Quindi rimarrà in carica anche il dirigente Iadicicco che avrà modo di correggere i numerosi errori del programma per la riqualificazione delle Periferie, cominciando ad eliminare il progetto per la cementificazione del Terminal Bus.

Per Altrabenevento, Sandra Sandrucci

 

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