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Macchina comunale e corruzione

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Slai Cobas – Benevento

Benevento, 3 aprile 2014

Avv. Angelo Mancini – Presidente Delegazione Trattante di Parte Pubblica
Dott. Pietro Iadanza – Assessore al Personale
Dott. Claudio Uccelletti – Segretario Generale
Ing. Fausto Pepe – Sindaco
LORO SEDI

Dotazione Organica e Piano contro la Corruzione

L’iter per la definizione della nuova Dotazione Organica e i successivi provvedimenti adottati in risposta alle critiche da noi formulate ed argomentate, dimostrano che l’Amministrazione Comunale non ha avuto, e non ha, alcuna seria intenzione di coinvolgere i lavoratori nel processo di riorganizzazione della struttura comunale.

A luglio del 2013, infatti, fu presentato uno schema di accorpamento delle competenze di otto settori in luogo dei dieci precedenti (nove settori più i Sistemi di Staff), senza però mai fornire il dettaglio delle modifiche da apportare al regolamento organico. Tali modifiche sono state decise con la delibera di Giunta n. 171 del dicembre 2013 senza alcuna informativa ai sindacati. L’atto “misterioso”, pubblicato dopo 40 giorni, è entrato in vigore il 1° marzo nonostante le nostre numerose segnalazioni di errori, contraddizioni ed aberrazioni.

Un disastro! Ed infatti, ancora oggi, dopo un mese, vi sono dirigenti e dipendenti che non sanno quali funzioni svolgere (Ambiente, Mobilità, Espropri, Partecipate, Elettorale).

Dopo aver difeso caparbiamente quella delibera, l’Amministrazione ha annunciato di volere apportare “correzioni” ma prima ancora del confronto con i sindacati, la Giunta ha approvato l’atto n.30 del 20 marzo 2014 che contiene altri errori ed altre contraddizioni. Subito dopo, a cose fatte, è iniziato il confronto con le organizzazioni sindacali che si dichiarano sostanzialmente d’accordo con l’ Amministrazione che intanto, senza neppure concludere l’iter per le correzioni in atto, ha già deciso le Posizioni Organizzative frutto di altri accordi sotto banco, pressioni e interdizioni.

Risulta evidente che l’amministrazione intende subordinare la riorganizzazione della “macchina comunale” alle aspettative di funzionari, dirigenti, direttori organizzativi e alla tutela di orticelli politici.

Ne deriva, ad esempio, che all’ex Sistema di Staff, oggi “Pianificazione Strategica”, non venga associata la competenza per il “Piano Unesco” certamente strategico, che rimane alla Cultura. Alla “Pianificazione Strategica” viene invece accorpato il Settore Personale che doveva essere collocato tra le competenze della Segreteria Generale o al massimo accorpato agli uffici certificazioni.

Anche il trasferimento del Patrimonio dal settore Finanze, al Settore Opere Pubbliche, insieme alle competenze per il controllo sulle municipalizzate (che di certo non riguarda i Lavori pubblici) risponde alla necessità di precostituire una Posizione Organizzativa.

Risulta chiaro, inoltre, che hanno pesato sulle decisioni dell’amministrazione le incompatibilità di funzioni di alcuni dipendenti interessati da provvedimenti giudiziari per i quali si fa finta di provvedere alla assegnazione ad altra sede. Sarà facile invece, per il Segretario Generale, nell’ambito delle competenze per il Piano anticorruzione, verificare che non sono affatto cambiati i ruoli e gli incarichi di tali funzionari nonostante le alchimie della Dotazione Organica e della nuova denominazione delle Posizioni Organizzative. In verità, questa “riorganizzazione” conferma quel sistema di incarichi e incentivi che sono uno dei pilastri del sistema corruttivo che diversi provvedimenti giudiziari hanno dimostrato ma non smantellato.

Alberto Zollo e Gabriele Corona, coordinatori provinciali SLAI COBAS e componenti la RSU.

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