ATTENZIONE: La pubblicazione degli articoli continua sul sito www.altrabeneventopossibile.it
You Are Here: Home » Corruzione » Tra i casi di corruzione al Comune di Benevento, anche la “casa di San Gennaro”

Tra i casi di corruzione al Comune di Benevento, anche la “casa di San Gennaro”

Stampa questo articolo Stampa questo articolo

altrabenevento – Comunicato stampa del 9 gennaio 2013

L’indagine condotta dalla Digos di Benevento e coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Antonio Clemente, sugli appalti del Comune di Benevento, fa emergere un gravissimo e inquietante livello di corruzione nell’Ente.

Amministratori di centrosinistra, tecnici e funzionari pubblici hanno incassato denaro o si sono fatti “regalare” soldi, cemento, fontane, cucce per cani, auto, panchine o hanno preteso lavori da parte di ditte incaricate dal Comune di effettuare opere pubbliche. Il tutto con uno sperpero enorme di finanziamenti pubblici.

Addirittura, amministratori e dirigenti di centrodestra, per favorire alcuni faccendieri, hanno acquistato con i soldi dei cittadini ad un prezzo sproporzionato, dieci volte quello reale, un rudere in centro storico sostenendo che si trattasse della “casa di San Gennaro”.

Nei prossimi giorni sarà possibile comprendere meglio le ragioni che hanno indotto il Giudice per le Indagini Preliminari a negare gli arresti per un ex assessore ai Lavori Pubblici e i provvedimenti restrittivi chiesti dalla Procura per altri 11 indagati e capire chi e come, anche attraverso lettere anonime, ha tentato di indirizzare o condizionare l’indagine.

Per ora, oltre le responsabilità penali che sono individuali, emergono certamente le evidenti responsabilità politiche delle amministrazioni che dal 2004 si sono succedute e per questo siamo curiosi di assistere alla discussione da tempo annunciata da parte del Consiglio Comunale sulle responsabilità amministrative che comunque emergono da questa e dalle altre 7 indagini della Procura della Repubblica sul Comune di Benevento.

A breve, invece, torneremo sul ruolo delle ditte legate al cognato dell’ex sottosegretario Nicola Cosentino, già da noi segnalate alla Procura nel 2009, sullo scandaloso “Parco di Cellarulo”, oggi “Parco delle mazzette”e sul ruolo della Cooperativa San Valentino, la sua composizione, il suo rapporto con confindustria, la sua sede all’ASI e i candidati di riferimento nelle ultime elezioni amministrative.

Per il coordinamento – Sandra Sandrucci

 

Condividi su:
  • Twitter
  • Facebook

© Altrabenevento

Scroll to top