19/02/2009
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«Non ho certamente aderito ad altro partito. Si tratta solo di non interrompere un’esperienza istituzionale appena nata, e l’eventuale coinvolgimento dell’Udc andrebbe a corroborare l’intento di prevenire l’interruzione anticipata della consiliatura a soli dieci mesi dalla nascita». Così Antonio Barbieri, vice presidente della Provincia se il Cimitile 2 sarà finalmente varato, spiega le motivazioni del suo gesto. «Il rapporto con Forza Italia, di certo non idilliaco, non c’entra nulla. Le ragioni sono quelle anzidette». Per sapere se l’intesa con l’Udc, alla Rocca ed a palazzo Mosti, si farà, occorrerà attendere stasera. Il discorso degli assetti dovrebbe essere il seguente: Santamaria assessore alla Provincia, nel cui consiglio entrerebbe Raffaele Nazzaro dopo le dimissioni di Erminia Mazzoni; Corrado De Lorenzo nella giunta del Comune, con Cesare Cardone nel parlamentino. Il problema è che Fausto Pepe un assessorato libero non ce l’ha. Di rinvio della nomina ad un momento successivo l’Udc non vuol sentire parlare: l’ingresso nelle due giunte deve essere contestuale, altrimenti non se ne fa nulla, né al Comune e né alla Provincia. Un ginepraio. Anche perché è da escludere che il sindaco possa revocare Renato Lisi, l’assessore più «debole», nel senso che è espressione di un solo consigliere (Rosario Guerra). Consigliere che, però, conta non poco visti i numeri attuali. Oltretutto, Claudio Principe anticipa già la reazione ad un eventuale spostamento di Lisi all’ATO, al posto di Giancarlo Bocchini, che è stato revocato, come da ipotesi circolata ieri: «Non esiste proprio! Ricordo che avevamo l’assessorato ai Lavori pubblici, ora ci siamo accontentati di un assessorato di serie zeta. Penso proprio che Lisi sia fuori discussione, altrimenti qualche consigliere si arrabbierebbe ed io sarei costretto a tenere una conferenza stampa aperta alla partecipazione delle tivvù nazionali...». g. de bla.