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Altrabenevento diffida il Ministero dello Sviluppo Economico e contesta nel merito i “falsi presupposti” cioè i pareri favorevoli della Regione Campania e del Ministero dell’Ambiente.

Comunicato stampa del 23 novembre 2010

Il Ministero dello Sviluppo Economico il 15 novembre scorso ha comunicato alla Provincia e al Comune di Benevento che non procederà ad indire la Conferenza dei Servizi prevista dalla legge 55 del 2002, per la autorizzazione finale alla costruzione della Centrale a Turbogas da 385 mega watt a Benevento, avendo già acquisito il parere favorevole della Regione Campania e del Ministero dell’Ambiente.

Con la stessa nota, il Ministero invita gli Enti interessati a presentare “eventuali osservazioni” entro il 30 novembre perché subito dopo rilascerà la autorizzazione definitiva, già predisposta, che vale anche come formale conclusione delle procedure di esproprio dei suoli e di Permesso di Costruire.

La Associazione Altrabenevento, dopo aver partecipato ai recenti incontri con gli amministratori di Comune e Provincia per la predisposizione del ricorso al TAR contro la delibera con la quale la Giunta Regionale ha dato il proprio assenso alla costruzione dell’impianto, ha inviato ieri mattina una lunga ed articolata nota di diffida al Ministero dello Sviluppo Economico per contestare “l’annunciato rilascio della suddetta autorizzazione in quanto fondato sul parere della Direzione Generale per le Valutazioni Ambientali del Ministero dell’Ambiente espresso a seguito dell’Intesa formulata dalla Giunta Regione Campania con la DGR n.691/2010, che risulta errato e fuorviante per diversi motivi”.

Altrabenevento contesta innanzitutto che il Ministero dell’Ambiente, con il parere espresso da un funzionario, possa modificare le prescrizioni della commissione di Valutazione di Impatto Ambientale che nel 2006 aveva espresso parere favorevole alla Centrale della Luminosa solo nel caso che non fosse autorizzata la centrale a turbogas prevista a Flumeri. La istruttoria per quella Centrale è però ancora in corso e pertanto risulta assolutamente illegittimo il parere del funzionario ministeriale che certamente non può assumere valore di modifica del Decreto di compatibilità ambientale con il quale il Ministero dell’Ambiente nel 2008 ha recepito le prescrizioni della Commissione VIA.

Altrabenevento contesta inoltre il parere favorevole della Regione Campania. “Le disposizioni della legge regionale n.13 del 2008 (Piano Territoriale Regionale) combinata con le norme del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Benevento escludono l’edificabilità del lotto prescelto per la localizzazione della centrale termoelettrica perché interamente ricadente nel Corridoio Ecologico Regionale. – scrive l’associazione per la città sostenibile contro il malaffare- Di recente la stessa Regione Campania, ha imposto con il Decreto n.332 del 17 marzo 2010 il vincolo dell’area ove si vorrebbe collocare l’impianto ordinando al Comune di Benevento lo stralcio della stessa dal P.U.C.. Anche la normativa in tema di qualità dell’aria è stata di recente modificata con la L.n. 155/10 di recepimento della Direttiva Europea 2008/50 per un aria più pulita in Europa che impone tra l’altro la valutazione dei PM 2,5 non considerata dalla Commissione V.I.A.”

Altra contestazione riguarda la programmazione energetica della Regione Campania. “Non è assolutamente vero- scrive Altrabenevento- che le attuali “Linee Guida” abbiano sostituito automaticamente le precedenti Delibere regionali in materia. Infatti come evidenziato nel Piano Energetico Ambientale Regionale ‘la realizzazione degli interventi di potenziamento del parco termoelettrico regionale attualmente programmati, unitamente a quelli relativi allo sviluppo delle fonti rinnovabili, sarebbe più che sufficiente ad assicurare l’azzeramento del deficit elettrico regionale entro il 2012-2013’

Per tutte queste ragioni Altrabenevento con la nota firmata da Alessandra Sandrucci, Vincenzo Fioretti e Gabriele Corona “diffida il Ministero dello Sviluppo Economico a rilasciare l’autorizzazione all’impianto della Luminosa s.r.l. che costituirebbe un aberrante abuso”

Il presidente – Gabriele Corona.

Testo Diffida al Ministero 23 novembre

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