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Incendiato furgone di una cooperativa sociale. A Benevento !

(Da Il Mattino del 06/04/2009)
Ancora un’intimidazione in città dopo la serie di attentati contro sindacalisti e imprenditori
A fuoco il furgone di una cooperativa
Nel mirino l’associazione «Il Girasole» che si occupa di assistenza agli anziani

Nuovo rogo la scorsa notte in città nella zona di via Meomartini, all’angolo di via Galganetti. Gli attentatori questa volta hanno preso di mira un furgone Merdeces di proprietà della cooperativa «Il Girasole», che era appunto in sosta a pochi metri dall’abitazione del responsabile dell’associazione specializzata nell’assistenza agli anziani. Qualcuno ha forzato un vetro ed ha dato fuoco al posto di guida del veicolo. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco che hanno fatto in modo che le fiamme non si propagassero all’intero furgone, e gli agenti della Volante e della polizia scientifica per le indagini. Le modalità su come si è sviluppato l’incendio sul furgone, lasciano chiaramente intendere che si è trattato di un atto doloso. Ieri mattina a qualche ora dal rogo, il responsabile della cooperativa e anche conducente del furgone, Antonio Zullo, 44 anni, si è recato in Questura per sporgere denuncia. Agli inquirenti, che sono gli agenti della Squadra Mobile, avrebbe detto di non aver ricevuto minacce ne tantomeno richieste estorsive. Il veicolo è stato posto sotto sequestro in attesa di ulteriori accertamenti. Pertanto misterioso al momento appare il movente dell’atto d’intimidazione. La cooperativa svolge attività assistenziale in prevalenza agli anziani, e lavora per alcuni comuni del Sannio. Un rogo che allunga l’elenco degli attentati e degli atti d’intimidazione che tante preoccupazioni stanno suscitando in questi giorni nel Sannio con prese di posizione da parte di forze politiche e sindacali. Una escalation malavitosa su più fronti: quella degli attentati estorsivi, quella delle intimidazioni ai danni di sindacalisti ed esponenti di associazioni. Inoltre si registra un incremento di rapine e di furti, alcuni clamorosi come quello messo a segno in pieno centro storico. Da parte di istituzioni si sono sottoscritti alcuni protocolli finalizzati a chiedere la collaborazione delle categorie commerciali e industriali a rischio. Il Sannio infatti in passato poteva offrire un’immagine di sicurezza rassicurante per chi svolge attività industriali, rispetto ad altre zone della regione dove la presenza di malavitosi aveva raggiunti livelli insopportabili, al punto da richiedere continui piani di emergenza, per ripristinare delle condizioni minime di vivibilità. L’allarme di questi mesi sta cambiando in parte anche l’immagine del Sannio, che però resta pur sempre una provincia con indici di criminalità nettamente inferiori a quelli che si registrano nel casertano e nel napoletano. E proprio da queste due province vengono ormai le incursioni della mala nei centri della provincia di Benevento. Anche gli ultimi arresti confermano questa provenienza: infatti i banditi bloccati dopo una rapina ad un bar a Ponte e quelli arrestati dopop alcuni colpi ai distributori di carburante provenivano dal napoletano e dal casertano. Un punto fermo che dovrebbe portare ad una intensificazione dei controlli lungo le principali arterie che collegano il Sannio alle due province.

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