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Grandi manovre per salvare il progetto edilizio del capogruppo diventato famoso con “Stu pep che fà?”

La cronaca ieri ha dato due notizie che vedono protagonista Giovanni Quarantiello, capogruppo di maggioranza al Comune di Benevento.

La prima è quella relativa allo spettacolo indecente in consiglio comunale per la mancanza del numero legale: Quarantiello chiede di chiamare il consigliere Aversano, eletto con una lista di opposizione ma adesso sostenitore della maggioranza, e pronuncia la frase “Vulimm’ chiamà Aversano? Stu pep che fà?”

La seconda riguarda un progetto edilizio firmato da Quarantiello come ingegnere. Ecco l’articolo pubblicato da Il Sannio Quotidiano del 16 aprile 2021.

“Via Moro: il progetto di Quarantiello e il no dell’Urbanistica. Parere negativo all’intervento edilizio del capogruppo di maggioranza. Chiesto un parere legale per sciogliere il dilemma sulla scadenza dei vincoli del Puc”

(di Antonio Tretola)

Un no del settore Urbanistica all’ingegnere Giovanni Quarantiello. Il capogruppo dei mastelliani in consiglio comunale è il progettista di un piano per la riclassificazione di un’area nella zona alta della città, angolo via Aldo Moro- via Pacevecchia. Qui un privato vorrebbe costruire un edificio di quattro piani per 16 appartamenti più garage e mansarde.

La richiesta è stata presentata ad aprile 2020 poi trasformata in proposta di PUA (Piano Urbanistico Attuativo) su area considerata degradata di circa 3.000 metri quadrati, classificata F2z (spazi pubblici destinati a verde attrezzato, giardini pubblici ed impianti per il gioco e lo sport).

Secondo il proponente, il vincolo urbanistico quinquennale sarebbe decaduto considerato che il PUC fu approvato a dicembre 2012 e sarebbe pertanto possibile l’intervento edilizio previsto dal cosiddetto Piano Casa. Di diverso parere è l’Ufficio Urbanistica che ritiene “l’intervento non ammissibile”. Lo ha scritto in una relazione inviata il 12 gennaio al dirigente Antonio Iadicicco, precisando che il vincolo conformativo sull’area classificata F2z, non è decaduto come stabilito di recente dalla sentenza del TAR n. 6498 pubblicata il 30 dicembre 2020 e pertanto “non è tra le zone destinate ad edilizia privata”.

Il dirigente Iadicicco l’8 febbraio ha comunicato anche al progettista Giovanni Quarantiello che l’intervento edilizio proposto non è ammissibile.

Il settore Urbanistica però è orientato a trovare una possibile soluzione da verificare con accortezza e senza possibilità di interpretazioni considerata la delicatezza della questione. La soluzione dovrà essere come la moglie di Cesare (al di sopra di ogni sospetto) dato che il progettista è un capogruppo di maggioranza in consiglio comunale Il dirigente Iadicicco ha ipotizzato una soluzione: una delibera di consiglio per tutte le aree F2z e ha chiesto un parere all’avvocato Abbamonte che a breve farà pervenire il suo responso.

 

 

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