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Nella Polizia Municipale 9 casi positivi Covid19. Come è stata disposta e gestita la quarantena?

Mastella invece di lanciare allarmi generici ai cittadini si occupasse dei focolai di contagio e delle responsabilità dei soggetti tenuti a gestire l’emergenza .

Comunicato stampa del 29 ottobre 2020

Sono diventati 9 i Vigili Urbani di Benevento (compreso il commesso assegnato all’ufficio Comando) risultati positivi al Covid19.

L’esito del tampone per l’ultimo caso è arrivato ieri ma il comandante Bosco Fioravante fa sapere che il 23 ottobre aveva già provveduto, personalmente, ad allontanare dal servizio l’agente che tossiva ripetutamente.

Altri vigili risultati positivi hanno continuato a lavorare fino all’esito del tampone che è arrivato dopo 5-6 giorni con il rischio di contagiare i colleghi e forse anche qualche utente con il quale hanno avuto contatti più stretti.

Si comprende, quindi, perché la Polizia Municipale è diventata un focolaio di contagio: ai Vigili è stato chiesto sacrificio ed impegno, anche a rischio della salute, ma evidentemente non sono stati adeguatamente tutelati visto che dal 21 settembre, cioè da oltre un mese, ogni tanto qualcuno risulta positivo al Covid19. Dopo il primo caso, il comandante Bosco assicurò che il contagio era stato “contratto in ambito familiare” ma per i casi successivi si è limitato a dire che erano state rispettate le norme.

Adesso qualcuno (Sindaco, Assessore al ramo, Dirigente del Settore, Medico aziendale, Responsabile per la sicurezza) deve spiegare perché dopo l’accertamento dei primi contagiati non è stata disposta la quarantena per gli agenti a contatto con i colleghi positivi. Alcuni di essi svolgono normalmente servizio in coppia con altri già risultati positivi e quindi non è difficile ipotizzare che questa volta non si sia trattato di “contagio in ambito familiare”.

E’ vero, non sempre è possibile disporre la quarantena per le forze dell’ordine ma non pare che in Polizia o nella Guardia di Finanza o tra i Carabinieri si siano creai focolai come quello nella Polizia Municipale.

Si deve sempre disporre l’isolamento almeno per i casi più a rischio e soprattutto si devono mettere in quarantena gli agenti in attesa del tampone che deve comunque arrivare tempestivamente, non dopo una settimana.

La ASL è in grande affanno, ormai si capisce chiaramente, ma proprio di questo si dovrebbe occupare il sindaco invece di rilasciare giornalmente dichiarazioni ad effetto.

Infatti, invita telefonicamente i cittadini a togliersi le scarpe quando tornano a casa; chiude strade e piazze ed invoca l’esercito; annuncia 500 contagiati a Benevento ed invece sono 198 e per fortuna solo 10 ricoverati mentre 188 non hanno sintomi o si curano a casa.

Mastella preferisce lanciare allarmi esagerati che creano paura ed ansia ma non interviene sulle responsabilità precise dei soggetti che devono gestire l’emergenza anche con il controllo dei focolai, le quarantene disposte tempestivamente e l’esito dei tamponi comunicato in tempi brevissimi, fatti dalla ASL o da altro Laboratorio pubblico e se proprio necessario anche da Centri di analisi privati, purché debitamente autorizzati dalla Regione e dalla ASL.

La presidente Sandra Sandrucci

 

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