- altrabenevento - http://www.altrabenevento.org/altrabenevento -

Glutammato di sodio dalla mensa scolastica al consiglio comunale. Il comandante Moschella tenta inutilmente il sequestro della vaschetta.

Oggi 10 marzo 2015 il presidente dell’Associazione Altrabenevento, prima dell’inizio del Consiglio Comunale ha consegnato ai consiglieri il documento che segue e al sindaco, Fausto Pepe, anche  una vaschetta integra e sigillata prodotta dalla Ristorò e servita nella mensa scolastica contenente prosciutto cotto e patate surgelate. (vedi foto 1)  Sull’etichetta (foto 2) sono indicati gli ingredienti tra i quali E621, cioè il glutammato monosodico oggetto di grandi polemiche e contestazioni in tutto il mondo perchè può incidere sul metabolismo dei bambini e produrre obesità. Il comandante della Polizia municipale ha tentato di sequestrare la vaschetta perchè di ‘incerta provenienza’ ma non c’è riuscito. Il pasto è stato infatti acquisito agli atti del consiglio comunale.

Aggiornamento del dossier ‘Scarpe e ceci’
“Tra ieri e oggi, alla mensa scolastica, dopo i coloranti vietati per l’alimentazione dei bambini e le verdure surgelate, arrivano le patate pre-fritte con olio di palma e il prosciutto con il pericoloso glutammato monosodico”
Lettera aperta ai consiglieri comunali di Benevento

Oggi il Consiglio Comunale, ‘dovrebbe’ finalmente discutere del servizio di mensa scolastica, affidato alla Ristorò srl, su iniziativa delle opposizioni perché la maggioranza continua a far finta di essere distratta, nonostante le proteste dei genitori e le denunce di Altrabenevento, mai smentite nei fatti.

Il 16 dicembre scorso abbiamo presentato in questa sala consiliare, il dossier ‘Scarpe e ceci’ denunciando fatti molto gravi: la mancanza di certificazioni necessarie per attestare la idoneità dei locali già utilizzati per la produzione di fitofarmaci da zolfo e per la truffa del Polo Calzaturiero; le condizioni indecenti delle cucine e di gran parte delle stoviglie; la carenza di adeguato vestiario al personale; diverse violazioni al Capitolato Speciale di Appalto allegato la contratto firmato tra Comune e Ristorò; la carenza dei controlli da parte della ASL e del Comune e la mancata attivazione della Commissione mensa.

Il sindaco, di fronte a segnalazioni tanto gravi, avrebbe dovuto immediatamente recarsi alla sede della Ristorò di Ponte Valentino e verificare di persona i fatti da noi denunciati, invece si è limitato ad affidare al comandante della Polizia Municipale, Giuseppe Moschella, l’incarico di esaminare le nostre segnalazioni e quindi anche di valutare il comportamento del Dirigente del Settore Servizi al cittadino, Giuseppe Moschella che ha firmato il contratto con la ditta ed avrebbe dovuto controllarne la corretta esecuzione.

Moschella, nella doppia veste, si è limitato da subito a ripetere all’unisono con la Ristorò “è tutto a posto” mentre la società della famiglia Barretta-Porcelli, dopo aver inutilmente negato di aver buttato per la presenza di insetti la pasta e ceci già cucinata e messa nelle vaschette, ha avuto il tempo di sostituire le pentole indecenti; sottoporre il personale a provvedimenti disciplinari per la ‘fuga di notizie’ licenziando addirittura una dipendente che non ha voluto testimoniare contro la collega; ripulire i locali ancora pieni di zolfo e smontare le attrezzature vecchie e contaminate; minacciare i giornalisti di far oscurare i giornali on line se non avessero cancellato i comunicati di Altrabenevento e del sindacato CUB.

Abbiamo chiesto un confronto pubblico con il Sindaco per discutere della questione e per segnalare altre anomalie ed irregolarità, ma egli non ha neppure risposto lasciando alla Ristorò il compito di rassicurare i genitori che però pagano al Comune il ticket mensa e devono avere l’Ente pubblico come interlocutore. La società ha organizzato una conferenza stampa impedendo la presenza di Altrabenevento, dei sindacati e dei comitati dei genitori e poi gli ‘open day’ per fare un pò di propaganda senza rispondere alle domande, alle proteste e alle critiche dei genitori costretti a fare le ‘verifiche’ senza conoscere il Capitolato Speciale di Appalto e senza avere il potere di controllo assegnato alla Commissione Mensa che Moschella non ha mai costituito.

Contemporaneamente alla campagna di disinformazione della Ristorò, sostenuta anche da qualche testata giornalista distratta o compiacente, il Sindaco Fausto Pepe e il Dirigente- Colonnello Moschella hanno continuato a ripetere “non abbiamo trovato riscontro alle segnalazioni di Altrabenevento” senza mai rispondere nel merito dei fatti denunciati. E proprio per questa ragione tali rassicurazioni non hanno “trovato riscontro” nel comportamento del genitori che in parte hanno iscritto i figli alle scuole materne private, in parte hanno rinunciato al ‘tempo pieno’ e quindi al servizio mensa, in parte forniscono ai bambini direttamente il panino. Di conseguenza i pasti preparati dalla Ristorò si sono ridotti a meno della metà.

Certo il Comune ha risparmiato quasi la metà del fondo di 2.045.000 euro stanziato ma per la città è un disastro che riguarda direttamente moltissime famiglie tra quelle che utilizzano ancora il servizio con crescenti preoccupazioni, quelle che hanno dovuto rinunciarvi con inevitabili conseguenze organizzative ed economiche, quelle dei dipendenti maltrattati e ricattati, quelle degli insegnati coinvolti, sia quelli che hanno fatto finta di vedere che quelli che hanno avuto il coraggio di denunciare. Tutti però aspettano dai loro rappresentanti a Palazzo, i consiglieri comunali, le valutazioni nel merito delle critiche formulate.

E allora Vi ricordiamo i fatti e sollecitiamo risposte.

Perchè il Comune di Benevento sapendo che il contratto con la Ristorò per il servizio di mensa scolastica scadeva alla fine di maggio 2013, non bandì per tempo la nuova gara per l’appalto? Perchè l’Amministrazione comunale prorogò il contratto con tale ditta nonostante il servizio fosse sospeso a causa dell’incendio del primo capannone della famiglia Barretta-Porcelli?

Perchè il servizio mensa a novembre 2013 riprese nei locali del capannone attuale senza che la ditta avesse neppure ricevuto il Permesso di Costruire per adeguare le cucine?

Perchè il comandante Moschella non si era accorto, fino al dossier di Altrabenevento che la Ristorò non ha mai ottenuto il certificato di agibilità per i locali cucina in parte utilizzati in precedenza per produrre scarpe?

Chi ha autorizzato l’attività di Ristorante aperto al pubblico con l’uso delle stesse cucine del servizio mensa scolastica?

Perchè nessuno si era accorto, fino alle recenti denunce di Altrabenevento, che nei locali attigui alle cucine c’erano ancora dopo diversi anni, diversi quintali di zolfo e macchinari contaminati per la produzione di fitofarmaci?

Perchè fino alle segnalazioni di Altrabenevento, nessuno di era accorto che sotto lo stesso capannone dove è ubicato il centro di cottura- tra i locali utilizzati come studio tecnico dell’ing. Gianluigi Barretta, socio della Ristorò e membro della Commissione Edilizia del Comune di Benevento, e quelli utilizzati dall’ufficio amministrativo dove lavora il consigliere comunale Pasquale Fiore- erano in corso lavori non autorizzati per il ‘secondo centro di cottura’ con il riciclaggio di materiali e attrezzature provenienti dal capannone bruciato?

Perché il contratto per il servizio mensa iniziato dalla Ristorò il 7 gennaio 2014, valido fino al 31 maggio 2015, è stato firmato dal Comune a giugno 2014? Il Comune sapeva allora che la ditta agli inizi di aprile aveva già chiesto la Cassa Integrazione al 50% sostenendo di essere, già prima del Contratto, in crisi aziendale?

Il Capitolato Speciale di Appalto prevede:

- “secondi’ chiusi nelle vaschette” al massimo 40-50 minuti prima della consumazione. Invece sono pronte già alle 9,00-9,30 del mattino, quindi 3 o ore prima della materiale consumazione;

- “verdure fresche” ed invece sono surgelate;

- “cibi non precotti” (a pena di risoluzione immediata) ed invece le patate sono pre-fritte in olio di palma (e non scottate in olio di girasole), come sostenuto dalla Ristorò durante la Conferenza stampa blindata);

- “i bastoncini di pesce” (4 per gli alunni delle scuole elementari che invece per anni ne hanno ricevuto solo 3) dovrebbero essere di OTTIMA QUALITA’ ed invece contengono additivi chimici, come l’E160b espressamente vietato dai Regolamenti europei per l’alimentazione dell’infanzia, comunque sconsigliati per tutti i bambini e non presente nei prodotti di note case produttrici;

Oggi la Ristorò ha servito “prosciutto cotto con carote surgelate” (le verdure sono quasi sempre carote o mais). Tra gli ingredienti indicati nell’etichetta, oltre all’antiossidante E316 e il conservante E260, spicca l’esaltatore di sapidità E621 cioè il famigerato “glutammato monosodico” assolutamente sconsigliato per i bambini perchè incide sul metabolismo e può determinare obesità. Per questo motivo è vietato nelle mense scolastiche delle città civili e la sua assenza viene indicata da molti produttori come ‘indice di qualità’ oggi .

Vi abbiamo portato una vaschetta così potete direttamente vedere l’etichetta ed assaggiare anche la cotenna.

Si è accorto il Comandante Moschella di queste diverse e continue anomalie?

La Ristorò sostiene di utilizzare prodotti a ‘kilometro 0′ ed invece la carne di suino arriva dalla Spagna, i fagioli dall’Argentina, l’olio dalla Puglia. Non abbiamo in questo comune o nel Sannio prodotti del genere?

Il Comune di Benevento ha mai effettuato visite improvvise e non preannunciate alla Ristorò per verificare se è vero che in cucina presta la sua opera anche un operaio mai assunto e al quale nessuno versa i contributi? lo sanno i rappresentanti dell’Ente e i funzionari preposti che la Ristorò non ha pagato i contributi dal 26 novembre 2014 per tutti i dipendenti e non paga gli aumenti contrattuali da maggio 2014?

Il Comune di Benevento ha notato che nell’elenco dei dipendenti assunti dalla Ristorò ed utilizzati per il servizio mensa, vi è anche l’ing. Gianluigi Barretta, socio della Ristorò che nel 2013 ha percepito dalla sua ditta, finanziata dal Comune di Benevento, 92.000 euro? che nello stesso periodo egli risultava impedito per motivi di salute a partecipare per ben quattro mesi alle riunioni della Commissione edilizia comunale? che nel 2014 egli risultava dipendente e beneficiario della cassa integrazione pagata dalla Regione Campania? Il Comune nel pagare al predetto ingegnere i gettoni di presenza per le riunioni in commissione edilizia negli anni 2013 e 2014, come lo ha considerato al fine del versamento dei contributi: libero professionista o dipendente cassintegrato?

Il Comune di Benevento ha notato che nell’elenco dei dipendenti assunti dalla Ristorò ed utilizzati per il servizio mensa, vi è anche il consigliere comunale del PD, Pasquale Fiore, membro della commissione consiliare competente anche per il servizio mensa che però dopo mesi di polemiche non si è mai riunita per discutere di tale argomento?

Potrebbe il Consiglio comunale di oggi almeno istituire una Commissione di Inchiesta, prevista dallo Statuto, per accertare i fatti segnalati e le eventuali responsabilità connesse?

Potrebbe il Consiglio Comunale deliberare la immediata pubblicazione sul sito del Comune di Benevento di tutti i documenti relativi al servizio mensa (contratto, capitolato, atti di controllo, ecc, ecc) ?

Intanto Altrabenevento dopo aver pubblicato su www.altrabenevento.org il Capitolato Speciale di Appalto e diverse etichette dei pasti, oggi aggiunge il Contratto Comune- Ristorò e i Menù settimanali decisi dalla ASL nel 2010 e sempre confermati.

Per Altrabenevento- Gabriele Corona

 

 

Condividi su: