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Il Comandante Moschella ascolta solo la Ristorò e assicura che la mensa è ottima.

Moschella ignora la relazione di un dirigente scolasticco, non contesta le denunce di Altrabenevento, ma assicura che non si riscontrano anomalie del servizio mensa. Cambiano improvvisamente i bastoncini ma il colorante rimane.

Il Dirigente del Settore Servizio al Cittadino, Giuseppe Moschella è rimasto un po’ arretrato: continua a sostenere che il servizio di mensa scolastica è eccellente nonostante le ripetute e numerose lamentele dei genitori e le segnalazioni di Altrabenevento.
Sostiene che dopo la ASL, anche i Dirigenti Scolastici gli avrebbero dichiarato che non emergono anomalie sulla genuinità e qualità dei pasti.
In verità oggi il quotidiano ‪#‎Ottopagine‬, pure ben informato sui fatti di palazzo, riferisce che almeno un Dirigente Scolastico ha scritto che: il secondo piatto arriva ‪#‎freddo‬; il primo non sempre è caldo; la porzione di formaggio è ‪#‎scarsa‬; la frutta è sempre la stessa; i pasti per gli ‪#‎insegnanti‬ sono migliori di quelli serviti a bambini.
Di questa relazione però ‪#‎Moschella‬ non fa alcun accenno nel suo comunicato stampa.
Il ‪#‎dirigente‬ comunale da diversi mesi interviene per “rassicurare” i genitori ma non si rende conto che le sue affermazioni non tranquillizzano nessuno, tant’è che sono sempre più ‪#‎numerose‬ le famiglie che hanno rinunciato al pasto servito dalla Ristorò sostituendolo con il panino, oppure riportano i bambini a casa per il pranzo o addirittura hanno ‪#‎cambiato‬ scuola alimentando così le iscrizioni alle scuole private.
E questa emorragia non si arresterà di certo per il fatto che Moschella continui a sostenere che è “tutto a posto” senza rendersi conto che i genitori verificano di persona che così non è.
Moschella nel merito delle ‪#‎segnalazioni‬ di Altrabenevento non risponde e quando lo fa, per esempio a proposito delle violazioni contrattuali sui tempi di consegna dei pasti, sbaglia clamorosamente.
Egli infatti chiarisce che i pasti non vanno consegnati a scuola entro 20 minuti dalla cottura bensì entro 20 minuti dal “confezionamento”. Ma noi non abbiamo mai parlato di cottura, abbiamo detto, e ripetiamo, che le ‪#‎vaschette‬ con i “secondi” vengono “confezionate” etichettate e chiuse con il cellofan entro le ore 10.
Quella ‪‎pietanza‬ (carne, pesce, ecc) viene mangiata dal bambino della scuola materna alle 12 e da quelli delle elementari alle 13, quindi dopo due o tre ore, altro che 20 minuti.
Altrabenevento responsabilmente ha sempre ‪#‎argomentato‬ le critiche alla mensa facendo riferimento a fatti e quindi anche Moschella deve rispondere nel merito.
A lui spetta, come Dirigente che ha firmato il contratto con la Ristorò e come Comandante della Polizia Municipale, di ‪#‎controllare‬ la corretta gestione del servizio. Non può certamente chiederlo ai Dirigenti scolastici o ai genitori che neppure conoscono il Capitolato Speciale di Appalto!
Moschella ha il dovere di ‪‎spiegare‬
- perché non si è accorto che per i  locali del centro cottura non è mai stato concesso il certificato di ‪#agibilità‬;
- come mai non si era accorto che i locali attigui e non ‪separati‬ in modo idoneo dalla mensa, fino alla denuncia di Altrabenevento, erano pieni di zolfo utilizzati per produrre fitofarmaci;
- come mai non si era accorto, fino alla nostra segnalazione, che i lavori in corso per il secondo centro di cottura sono ‪‎abusivi‬;
- perché dopo la nostra conferenza stampa non è andato tempestivamente a constatare che in mensa c’erano i pentoloni ‪‎indecenti‬ di cui abbiamo mostrato le foto;
- quando e come ha verificato che in mensa lavora solo il personale dichiarato da contratto;
- come mai non si era accorto che il menù prevede 4 ‪‎bastoncini‬ di pesce per i bambini delle elementari ed invece ne sono stati serviti 3 per diversi mesi;
- perché non ha notato che il capitolato prevede verdure FRESCHE ed invece sono SURGELATE e le patate addirittura ‪‎PRECOTTE‬;
- perché non si è accorto che tra gli ingredienti dei bastoncini di pesce c’è il colorante E160b non consentito dal 1° giugno 2013 per i prodotti ittici;
Moschella almeno è andato a controllare qual è la ditta che due anni fa ha prodotto quei bastoncini? e qual’era la data di scadenza?
Ieri, dopo la nostra denuncia sulla presenza di quel colorante, la Ristorò ha servito di nuovo i bastoncini di pesce ma, incredibilmente, la etichetta è cambiata. Ieri tra gli ingredienti dichiarati (vedi foto) non c’era più l’addensante E464 Idrossipropil- metil cellulosa.
Sono improvvisamente ‪‎cambiati‬ i bastoncini o è stata solo corretta l’etichetta? Moschella lo ha accertato? Notiamo comunque nei “nuovi” bastoncini c’è ancora il colorante vietato E160b. Anche questi sono stati acquistati due ‪‎anni‬ fa?
Solo quando Moschella si deciderà a ‪#‎rispondere‬ alle contestazioni specifiche potrà rassicurare i genitori.
Per Altrabenevento, Gabriele Corona

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Aggiornamento del 25″/2/2015

OTTOPAGINE smonta la tesi di Moschella: i Dirigenti Scolastici non hanno accertato che non ci sono violazioni contrattuali.

Ottopagine, giornale ben informato sui fatti di palazzo Mosti, conferma che non tutti i Dirigenti Scolastici hanno assicurato che il servizio mensa è soddisfacente. Ecco l’articolo: “Dopo la nostra anticipazione sulle relazioni dei dirigenti tre distinte note alla stampa. Mensa, divampa la polemica. Il Comune: nessuna difformità rispetto ai capitolati d’appalto. Ma sarebbero solo 700 i pasti preparati.
Il servizio mensa che viene fornito alle scuole cittadine non trova il gradimento degli alunni. Fosse vero anche solo questo assunto, ci sarebbe da interrogarsi e verificare.
Dal settore competente, invece, nella giornata di ieri hanno preferito diffondere un comunicato ufficiale, a firma del dirigente e Comandante dei Vigili Urbani, Giuseppe Moschella, in cui non si fa minimamente accenno al nodo cruciale dell’intera vicenda: i bambini mangiano, o no?
Ad esempio, secondo Gabriele Corona, presidente di AltraBenevento, associazione particolarmente attiva proprio sulla vicenda mensa: “I pasti forniti dalla ditta incaricata ammontano a circa 700 al giorno, contro una previsione da capitolato di 1.700. Si intuisce facilmente lo scarso gradimento riscontrato. L’effetto prodotto? Chi ha avuto la possibilità ha trasferito i propri figli in strutture private, mai così numerose in città, oppure, in alternativa, ogni giorno nello zaino vengono insieme ai libri ci sono anche i termos con la colazione al sacco”.
Quello che ci conferma Corona, però, è solo una parte della verità.
Proprio ieri, come detto, il dirigente competente aveva diffuso una nota per “tranquillizzare i genitori”, con la quale si sottolinea come il servizio erogato risponda a tutti i criteri inseriti nelle regole di ingaggio. Le relazioni dei dirigenti come ricordato su queste colonne, ieri e lo scorso 17 febbraio, erano state sollecitate dal sindaco al dirigente per frenare la psicosi e, magari, mettere un punto fermo alla vicenda. Ai capi di istituto era stato chiesto di segnalare anche il sentiment oltre che il regolare funzionamento del servizio: non trattandosi di tecnici non potevano essere invitati a fornire delucidazioni sulla rispondenza al capitolato d’appalto! E così in effetti è stato.
I dirigenti scolastici hanno riportato al Comune ciò che hanno visto o gli è stato riferito dai docenti che accompagnano i bambini: un giudizio sicuramente variabile ma costellato di alcune negatività che meritano un approfondimento.
Alcune le abbiamo riportate ieri: temperatura dei cibi serviti, scarsa varietà degli alimenti, dimensioni delle porzioni, differenza tra ciò che viene fornito ai bimbi con quel che mangiano i docenti. Ci siamo limitati a indicarne alcune. Alcune di quelle indicate dai capi di istituto.
Sul tema trattato da Ottopagine nella nota del Comune non c’è traccia, invece si legge: “Dalle relazioni redatte da tutti i dirigenti scolastici delle strutture interessate, su specifica richiesta di questo Settore Servizi al Cittadino, non si evincono irregolarità o mancato rispetto delle prescrizioni previste nel capitolato speciale di appalto”. Sarebbe stato strano il contrario visto che a tanto non potevano, e non sono stati demandati: è anche la tesi di AltraBenevento che, con un’altra nota in replica, ha rilanciato le accuse focalizzate sul dirigente Moschella e sul suo tentativo di ‘dribbling’.
Fin qui nulla di nuovo. Rasserena poco anche la puntualizzazione articolata giunta, sempre nella giornata di ieri, dall’azienda che prepara i pasti. Poca ciccia anche nelle schermaglie dialettiche che ci dedica Corona che, richiamando i nostri articoli a confutazione di Moschella, aveva sottolineato: “Ottopagine, pure ben informato sui fatti di palazzo”. Confermiamo, siamo ben informati!
Ora, però, un dato manca più di tutti gli altri: che farà il Comune? Porterà la relazione di Moschella, con le note dei dirigenti scolastici all’attenzione dell’autorità giudiziaria, come già annunciato?”

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