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Rimosso il direttore dell’ufficio postale di Vitulano: aveva chiesto di essere tutelato dal pericolo amianto.

Comunicato stampa del 12 marzo 2013

Ad aprile dello scorso anno, denunciammo la presenza di pannelli di cemento-amianto in otto prefabbricati ancora utilizzati come uffici postali in provincia di Benevento. La Direzione provinciale di Poste non confermò e addirittura attraverso indiscrezioni a mezzo stampa tentò di negare che dai rilievi effettuati da tecnici incaricati fosse stata confermata la dispersione di fibre del pericoloso minerale in tutte le strutture indicate.

Intanto, i sindacalisti della CISL e della CGIL invece di preoccuparsi di tutelare i lavoratori, accusavano Altrabenevento di allarmismo.

Nello stesso momento, però, Poste Italiane società per azioni del Ministero delle Finanze, nominava i direttori degli otto uffici postali, come “preposti amianto” cioè responsabili di tutte le attività necessarie per tutelare la salute propria, quella dei loro colleghi e anche dei cittadini, senza avvisarli del pericolo reale e senza adeguata formazione professionale.

Molti dipendenti di Poste si preoccupavano giustamente e il direttore dell’ufficio postale di Vitulano scrisse alla direzione provinciale e ai responsabili per la sicurezza per segnalare che la documentazione relativa ai rilievi effettuati era carente e contraddittoria. In sintesi dai rilievi effettuati da un apposito ufficio delle stesse Poste, anche se in modo parziale, risultava la presenza di fibre che secondo l’azienda somigliavano a quelle di amianto, ma ciò non era sufficiente per dichiarare il “pericolo amianto” perché tutti pannelli prefabbricati risultavano intatti e trattati con vernici stabilizzanti.

E proprio a tal proposito il direttore dell’ufficio di Vitulano faceva notare che in quei locali i pannelli di cemento amianto non erano affatto integri, presentavano rotture ed abrasioni, erano diventati friabili a causa di continue infiltrazioni d’acqua piovana e comunicava che la direzione provinciale non aveva mia fornito neppure i cartelli “pericolo amianto” che per legge devono essere esposti al pubblico.

Dopo quella segnalazione i cartelli “pericolo amianto” sono stati affissi nell’ufficio di Vitulano e anche i quelli di Amorosi, Ceppaloni, Cusano Mutri, Guardia Sanframondi, Morcone, San Lupo, Solopaca, ma non sono stati rimossi i pannelli che contengono il pericoloso minerale che anche a distanza di anni può procurare asbestosi ed altri tumori.

Ieri, invece, è stato rimosso il direttore dell’ufficio di Vitulano e declassato con il trasferimento in altro ufficio.

Si tratta di un comportamento gravissimo che sarà denunciato nelle sedi competenti.

Per altrabenevento – Gabriele Corona

 

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